Berlusconi a Bari: "Colpa di magistrati e giornali se il governo non è amato"

BARI - "Dettando temi e tempi della campagna elettorale la magistratura politicizzata di sinistra, i giornali e le televisioni ci hanno impedito di far conoscere l’azione buona a volte miracolosa del nostro governo". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi parlando alla Fiera del Levante a Bari nel comizio con il candidato governatore del Pdl Rocco Palese e tornando ad accusare il quotidiano di Torino “La Stampa” per un suo titolo sulla “corruzione cancro dell’Italia”.

Berlusconi torna anche a parlare di presidenzialismo: "È giusto che sull’elezione diretta si dia voce ai cittadini. È giunto il momento – dice dalla Fiera del Levante – di far eleggere direttamente dai cittadini il presidente della Repubblica o il presidente del Consiglio. Ieri sono stato criticato perché ho detto che devono essere i cittadini a decidere ma – ribadisce – sono felice delle critiche perché sono convinto della mia posizione".

Poi torna a parlare del tema della giustizia: "Nell’inchiesta di Trani è stato intercettato il presidente del Consiglio ed è scandaloso che questo possa accadere in un Paese come il nostro. Dovete dirmi in quale altra democrazia questo accada, in quale tv di Stato si possa essere sottoposti a processi senza dare la possibilità di difendersi di fronte alle terribili accuse del signor Travaglio".

Berlusconi torna poi a incitare il suo pubblico: "Ricordatevi che il nostro partito siete voi, il Pdl nasce dal basso, è un partito assolutamente democratico in cui qualsiasi decisione viene assunta dagli organi indicati nello Statuto. Il Pdl è nato per ascoltare il popolo".

Il premier attacca poi l’Udc di Casini: "Volete che il malgoverno della sinistra si perpetui in Puglia con un voto inutile e dannoso dato all’Udc, volete che si perpetui con un voto dato alla Poli Bortone? Gli elettori dell’Udc sono tutti cattolici e moderati – ha detto – cui piace il bel Casini che ha una grande visibilità grazie alla par condicio». Se avesse una visibilità proporzionale ai suoi numeri, ha detto Berlusconi riferendosi anche all’Idv e a Di Pietro, “scomparirebbero dalla circolazione".
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