Udc Puglia, conferenza programmatica convocata per novembre

BARI. Il coordinamento regionale dell’Udc di Puglia verso il Partito della Nazione, si è riunito alla presenza del presidente Rocco Buttiglione e del coordinatore Angelo Sanza, con la partecipazione dei parlamentari, di tutti i consiglieri regionali e dei dirigenti provinciali. Dopo aver esaminato alcuni adempimenti organizzativi (tesseramento, congressi locali, querelle foggiana), ha deciso di convocare per il prossimo mese di novembre una conferenza programmatica organizzativa ad un anno di distanza dalla conferenza programmatica dell’Udc dello scorso anno in preparazione delle elezioni regionali.
L’importante incontro, che sarà preceduto da conferenze provinciali, servirà per fare il punto sulla linea politica maturata in questo anno in seno al Consiglio regionale e dei rapporti che si sono via via costruiti sul territorio pugliese tra l’Udc e le altre forze politiche. La nascita del terzo polo, intorno al Partito della Nazione, rappresenta una opportunità, tanto più in Puglia, per verificare la validità della scelta a suo tempo fatta dall’Udc di proporsi come polo alternativo tanto al Pdl quanto alla maggioranza di sinistra guidata dal presidente Vendola.
In questi mesi il gruppo consiliare regionale dell’Udc ha prodotto iniziative politiche che hanno reso visibile la diversità di quest’area politica, tanto che potrà rappresentare un significativo esempio per la costruzione di un nuovo polo nazionale.
Ci auguriamo che possa essere modificata l’attuale legge elettorale per le elezioni del Parlamento nazionale, ma ci auguriamo altresì che nasca un progetto idoneo a rafforzare l’unità nazionale esaltando contemporaneamente la peculiarità delle singole regioni italiane. In tale ottica, la Puglia e il Mezzogiorno devono fare fronte comune per contrastare l’arroganza leghista che ancora una volta con l’approvazione del decreto sul federalismo fiscale produce ulteriori danni ai territori meridionali. L’Udc, come hanno detto correttamente i leader nazionali Casini e Cesa, si opporrà strenuamente a questo federalismo parolaio e pregiudizievole per gli interessi della nazione.
Sollecitiamo tutte le forze genuinamente meridionaliste a combattere insieme a noi una battaglia di dignità per la difesa degli interessi del Mezzogiorno.

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