Caso Tedesco: arrestati segretario e genero

BARI. Il Tribunale del Riesame di Bari ha accolto il ricorso presentato dalla Procura della Repubblica del capoluogo pugliese contro la decisione del gip Vito Fanizzi secondo il quale non c'erano le esigenze cautelari per mettere agli arresti domiciliari Mario Malcangi, segretario particolare dell'ex assessore regionale alla sanita' e oggi senatore del Gruppo Misto, Alberto Tedesco, e il genero di quest'ultimo, Elio Rubino, titolare della societa' Draeger, nell'ambito di una inchiesta che porto' a luglio del 2010 all'arresto di cinque persone (due imprenditori del settore rifiuti e tre funzionari della Asl di Bari).

TEDESCO INDAGATO - Tedesco in questa indagine risultava solo indagato. Due gli appalti sotto la lente della Procura. Le accuse per Malcangi e Rubino sono di concorso in turbativa d'asta; per Rubino anche di rivelazione di segreto d'ufficio. Il coinvolgimento dei due riguarda solo uno dei due appalti al centro dell'inchiesta, precisamente quello vinto dalla Draeger di Rubino per la fornitura delle attrezzature necessarie al completamento dell'Istituto Tumori di Bari.

AVVOCATO PREANNUNCIA RICORSO - L'avvocato di Malcangi, Beppe Modesti, preannuncia, parlando con l'ADNKRONOS, che presentera' ricorso in Cassazione. La decisione del Riesame non e' immediatamente esecutiva. Lo sara' eventualmente solo dopo il pronunciamento della Suprema Corte. Malcangi si trova agli arresti domiciliari dal 23 febbraio nell'ambito dell'inchiesta, sempre sulla sanita' regionale, per la quale, un altro gip, Giuseppe De Benedictis, ha disposto l'arresto del senatore Tedesco dopo l'eventuale via libera del Senato in discussione in questi giorni nella giunta per le autorizzazioni a procedere.

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