Calcioscommesse: gip, no a scarcerazione Masiello e complici

BARI. Il calciatore Andrea Masiello, e i suoi amici Fabio Giacobbe e Gianni Carella, arrestati lo scorso 2 aprile con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva nell'ambito dell'inchiesta sul calcio scommesse della Procura di Bari, restano agli arresti domiciliari. Cosi' ha deciso il giudice del Tribunale di Bari, Ambrogio Marrone, che ha respinto le richieste degli avvocati di revoca della custodia cautelare.

Intanto ieri si e' saputo che Pierandrea Semeraro, ex presidente del Lecce e figlio dell'attuale patron del club salentino, Giovanni Semeraro, e' indagato per frode sportiva nell'ambito della stessa inchiesta. E' sospettato di aver preso parte alla presunta combine del derby Bari-Lecce (finita 0 a 2) dello scorso maggio che rese possibile la permanenza in A dei salentini. Sul suo conto i carabinieri hanno concluso gli accertamenti, anche bancari, e avrebbero trovato elementi utili d'indagine.

Per Bari-Lecce, secondo l'accusa furono versati in piu' tranche 230mila euro complessivi ad Andrea Masiello e ai suoi presunti complici, Gianni Carella e Fabio Giacobbe. I tre hanno recentemente chiesto di patteggiare la pena (a 22 mesi Masiello, a 17 mesi gli altri due) ottenendo il parere favorevole della procura. (Fonte: Adnkronos.it)

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