Ilva: Coldiretti Puglia, su presunto inquinamento ci costituiremo parte civile

BARI. "Ci costituiremo parte civile in tutti i procedimenti tesi ad accertare responsabilita' in cio' che e' accaduto, per tutelare le imprese agricole che, oltre ad essere coinvolte loro malgrado nella difficile vertenza ambientale che ha ferito duramente il territorio della provincia di Taranto, registrano pesanti perdite in termine di immagine e di reddito". Lo assicura il presidente della Coldiretti Puglia Pietro Salcuni, commentando le dichiarazioni rilasciate dal ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, in merito a un presunto inquinamento nella catena alimentare nell'area dello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto, determinato, ad avviso dell'esponente del Governo, dall'accumulo in decenni di sostanze tossiche pericolose.

"Bisogna verificare immediatamente - aggiunge - l'effettivo stato di salute della catena alimentare di quell'area, individuando e rimuovendo gli eventuali problemi laddove venissero riscontrati. E' un dovere naturale ed un impegno politico consequenziale al progetto di difesa del territorio che e' espressione e culla della varieta' e qualita' dei prodotti agroalimentari".

"Vogliamo che venga tutelato e rispettato il nostro modello di agricoltura - incalza il direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio - costruito attorno al territorio e alla certezza di sicurezza alimentare e ambientale da garantire ai cittadini-consumatori. Chiediamo una presa di coscienza e una forte partecipazione ad un 'problema' che condiziona non solo il reddito e lo sviluppo, ma pregiudica la vita stessa dell'individuo. Il territorio e' lo strumento per offrire bellezze, bonta' e genuinita', quindi anche occasione di autentico miglioramento della qualita' della vita, non sacrificabile sull'altare di uno sviluppo apparente e non sostenibile".

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