Musei chiusi il 1 maggio, sindacati: ''Scelta miope''

ROMA. “SI prende una grande responsabilità l’Ufficio centrale di Bilancio del ministero per i Beni e le Attività Culturali, impedendo con un’interpretazione restrittiva della riforma Brunetta l’accordo sindacale per l’apertura straordinaria del Primo Maggio e della Notte dei musei”. Ne dà notizia Salvatore Chiaramonte, segretario nazionale dell’Fp Cgil, commentando la mancata firma dell’accordo tra il Mibac e le organizzazioni sindacali in occasione del tavolo nazionale tenutosi ieri, 11 aprile. Una scelta doppiamente inopportuna, spiega il sindacalista: “Perché viola una prassi negoziale ormai lunga 15 anni che ha permesso, nonostante lo smantellamento del ministero, di tenere in piedi i servizi e in alcuni casi di ampliarli, e perché indebolisce l’offerta culturale in una fase in cui servirebbe invece un potenziamento per rendere il nostro sistema turistico più attrattivo e competitivo”. “La maggioranza delle sigle sindacali – osserva ancora Chiaramonte - ha scritto alle più alte cariche dello Stato e ai ministri competenti per denunciare l’accaduto e chiedere un intervento risolutivo. È inaccettabile che degli uffici cerchino di mortificare le prerogative sindacali per un vezzo ideologico, limitando il ruolo delle rappresentanze dei lavoratori alla sottoscrizione di accordi relativi alla sola parte economica. Il fatto che si causi l’interruzione del servizio in un settore così strategico – conclude la nota – ci pare francamente un segno di miopia”. (Fonte: Rassegna.it)

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