Vendola presenta la graduatoria di Principi Attivi 2012: “La creatività come strumento di lotta contro la povertà e la crisi”

BARI. “Le politiche giovanili pugliesi sono un esempio e una buona pratica europea. Abbiamo messo in campo una sperimentazione ardita, audace e questo ci viene riconosciuto da tutti. Tuttavia anche i Bollenti spiriti oggi non possono che incrociare l’asprezza della crisi che, per quanto riguarda l’esclusione delle giovani generazioni da una prospettiva concreta di vita produttiva, si proietta come una vera e propria rottura antropologica”.
Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo questa mattina, insieme con l’assessore alle Politiche giovanili Guglielmo Minervini, alla conferenza stampa sui percorsi futuri di Bollenti Spiriti e sulla graduatoria di Principi Attivi 2012 (190 vincitori, oltre 6mila giovani partecipanti, 2.300 progetti candidati, più di 4 milioni e 600 mila euro disponibili).

“Noi non possiamo che ricalibrare le politiche giovanili e Bollenti Spiriti – ha detto Vendola - guardando a questo contesto di crisi, guardando alla difficoltà e all’inciampo strutturale in cui è collocata questa generazione”.

Per Vendola “non bisogna smarrire il filo rosso dell’innovazione, come cuore dell’organizzazione di queste specifiche politiche pubbliche, ma occorre coniugarlo sempre di più ad una questione sociale che, quando incontra la dimensione generazionale, rischia davvero di produrre la cifra di una crisi senza riparo e senza soluzione”.

“La politica pubblica non è un giocattolo – ha continuato Vendola - ci vuole coraggio anche da parte di chi l’ha inventata per rimetterla continuamente in discussione. Il gruppo di lavoro, guidato ora da Guglielmo Minervini, è continuamente chiamato a disfare la tela che costruisce, nel senso che l’oggetto prodotto deve essere monitorato sempre negli effetti che produce. Noi dobbiamo oggi porci il problema della dimensione di massa della crisi economica e sociale che ci sta travolgendo e sono certo che l’assessore Minervini saprà bene calibrare la sua creatività, utilizzandola come strumento di lotta contro la povertà e la crisi”.

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