Bugie? Come non cascarci più

di Adriana Dibattista - “L'uomo si differenzia dal resto della natura soprattutto per una viscida gelatina di menzogne che lo avvolge e lo protegge”, scriveva il poeta Hermann Hesse riguardo l'arte del mentire. Ma questa viscida gelatina che ognuno di noi utilizza nei momenti “scomodi” può essere identificata? Secondo un team di ricercatori di Harvard si. Lo studio, denominato “effetto Pinocchio” e pubblicato su “ Discourse process”, si è focalizzato sulle conversazioni d'affari.

I ricercatori  hanno reclutato 104 volontari e li hanno fatti giocare a “ultimatum game”, un gioco frequentemente utilizzato nei test di psicologia degli affari. In questa prova metà dei volontari riceve una somma di denaro che deve dividere, a sua discrezione, con un interlocutore, convincendolo di aver proceduto a una ripartizione equa: "Abbiamo creato una situazione in cui le persone potessero decidere se mentire o meno", afferma il capo-equipe degli studiosi.

Alla fine del test è risultato che solo il 30% dei partecipanti aveva tentato di ingannare la controparte con menzogne o omissioni. Dal simpatico gioco di ruolo sono emersi due comportamenti: consci ed inconsci.

Comportamenti consci:
I bugiardi incalliti tendono a utilizzare più parole, probabilmente nel tentativo di fuorviare e convincere l'interlocutore;
Gli specialisti dell'omissione, al contrario, tendono a parlare molto poco, probabilmente per non suscitare in chi ascolta domande che potrebbero costringerli a scoprire le carte.

Comportamenti inconsci:
Il “ Pinocchio” per dire bugie utilizza più frequentemente “parolacce”.
Si usufruisce anche della terza persona in quanto, modo inconscio per prendere le distanze da ciò che si sta dicendo.
Il mentitore, in media, costruisce frasi più complesse ed articolate.
Insomma, si tratta di dritte anti bugiardo al fine di “smascherarlo” ed evitare di essere ingannati. Ovviamente scoprire con certezza assoluta se chi abbiamo davanti racconta frottole non è possibile. Ma, in alcuni casi, possiamo farci venire qualche sospetto. E se è vero che le bugie hanno le gambe corte, adesso potranno esser accorciate ancor di più.

1 Commenti

  1. "Si usufruisce anche della terza persona in quanto, modo inconscio per prendere le distanze da ciò che si sta dicendo."

    E' verissima questa parte: spesso si sente usarla nei discorsi più vari

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