Vertenza Black Security, guardie giurate allo stremo per il mancato recepimento degli stipendi

FOGGIA - “Gravissima preoccupazione per le insostenibili difficoltà economiche che vivono alcune guardie particolari giurate dell'istituto di vigilanza Black Security di Foggia”, viene espressa dalle segreterie provinciali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, a causa della mancata corresponsione degli stipendi dal mese di giugno. “Nonostante il senso di responsabilità dei lavoratori e del sindacato, manifestato nei diversi incontri con il titolare della Black Security, ancora non giungono segnali concreti affinché la situazione possa rientrare nel più breve tempo possibile e nella maniera più indolore, limitando le sofferenze di lavoratori e famiglie”, affermano i segretari generali Gianni Palma, Leonardo Piacquaddio e Elio Dota.

Nell'ultimo incontro tenuto nella sede della Fisascat di Foggia - ricordano i sindacati - dopo aver lamentato la mancata riscossione di ingenti crediti da aziende ed Enti committenti, la Black Security aveva garantito il ritorno alla normalità dei flussi stipendiali, già a partire dall'inizio di agosto. Il mancato adempimento di tale impegno ha quindi spinto i lavoratori ad iniziative di protesta personali al fine di sensibilizzare, ulteriormente a quanto già fatto dalle organizzazioni sindacali, tutte le Istituzioni competenti. In questa direzione, Filcams, Fisascat e Uiltucs, con nota congiunta del 26 agosto 2013, hanno dichiarato lo stato di agitazione, chiedendo contestualmente all'Ufficio di Governo Territoriale la convocazione di un incontro sulla vertenza.

“Non si capiscono tra l'altro – affermano le segreterie territoriali - alcune dichiarazioni aziendali sulla stampa locale, secondo cui il sindacato, seppur attento agli interessi dei propri rappresentati, avrebbe avallato la scelta aziendale di non corrispondere gli stipendi”. Affermazioni infondate  che Filcams, Fisascat e Uiltucs smentiscono categoricamente, ribadendo la volontà di proseguire nella lotta sindacale, anche mediante l’indizione, nei prossimi giorni, di uno sciopero, stante le sempre più preoccupanti criticità economiche in cui versano le famiglie dei dipendenti”.

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