Centro per i disturbi alimentari di Trinitapoli, "Una clinica di bellezza più che un luogo di cura"

LECCE - In una lettera il sindaco Paolo Perrone critica il presidente della Regione Vendola e l’assessore Gentile: “Soldi ai privati invece di potenziare strutture pubbliche all’avanguardia come quella di Lecce”.

“Continuiamo ad assistere a situazioni a dir poco paradossali nella sanità pugliese. L’ultima “trovata” risale a pochi giorni fa quando a Trinitapoli il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola e l’assessore al Welfare, Elena Gentile hanno inaugurato un “Centro di eccellenza” per curare anoressia, bulimia, obesità e altri disturbi alimentari in regime di day hospital e residenziale. Il Centro si trova in una beauty farm riconvertita in luogo di cura da imprenditori privati ed “esperti” di business: ci sono cyclette, lenzuola nere ai letti, sontuosi candelabri e una piscina.Una clinica di bellezza più che un luogo di cura. Un luogo a prima vista inadatto a ospitare quei bambini e quegli adolescenti che nelle parole di Vendola sembrano essere i primi destinatari della struttura.

Una scelta che appare inopportuna e dettata da logiche politiche: la Regione Puglia,  preferisce, dunque, spendere milioni di euro per pagare ai centri privati le rette dei ricoveri invece di rafforzare con le stesse risorse le proprie strutture pubbliche presenti sul territorio, come quella di Lecce, dove da tempo è pronta la nuova sede del Centro per la Cura e la Ricerca sui Disturbi del Comportamento Alimentare. I vantaggi sarebbero sia di tipo economico, ma soprattutto di tipo terapeutico.
Se il presidente Vendolae l’assessore Gentile decidono di investire su strutture private bontà loro, ma quantomeno avessero il buon senso di utilizzare le risorse dei cittadini per far funzionare a pieno regime Centri, come quello leccese, che - a detta dei pazienti e dei loro familiari- sono riusciti ad ottenere importanti risultati sul piano terapeutico”.

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