Endometriosi: approvata legge regionale

BARI - Il Consiglio regionale ha approvato oggi, con voto unanime, la legge sulla tutela delle donne pugliesi affette da endometriosi. Il testo porta la firma di Anna Rita Lemma e quella di Pino Romano, capogruppo Pd.

L'endometriosi è una patologia cronica e spesso progressiva.


Il dolore è il primo sintomo, l'infertilità una delle possibili e più gravi conseguenze.

Va inoltre sottolineato l’elevato rischio di insorgenza della malattia in aree geografiche caratterizzate da intenso inquinamento atmosferico.


E’ una malattia molto diffusa. In Italia colpisce tre milioni di donne. Nella fascia di età 29-39 anni la diffusione è altissima.

La diagnosi precoce è fondamentale. Non tutte le donne affette sanno di esserne malate, tanto che in media c’è un ritardo di nove anni tra la comparsa dei primi sintomi e la diagnosi che, se tardiva, compromette la possibilità di effettuare un trattamento adeguato per migliorare la qualità della vita e scongiurare l’infertilità che interessa dal 30 % al 40 % delle donne affette da endometriosi.


Questa patologia determina disturbi del sonno (81% dei casi), difficoltà nei rapporti di coppia (77%), e influenza negativamente la vita sociale (73%).


Da non trascurare i cosiddetti “costi sociali”. I ricoveri per endometriosi sul totale della popolazione italiana femminile rappresentano il 4.01% su 10.000 e costano 54.139.028,40 euro di degenza (Atti Indagine Conoscitiva XII Commissione Igiene e Sanità 2006).

A questi costi vanno aggiunti quelli relativi ad eventuali e conseguenti trattamenti di procreazione medicalmente assistita.

Nel 2005 si è ottenuto che il Senato riconoscesse l'endometriosi come patologia di interesse sociale e ad ottobre del 2012, con Atto del Governo n 507, "Schema di decreto ministeriale concernente l'approvazione delle nuove tabelle delle percentuali di invalidità per le menomazioni e malattie invalidanti", la patologia è stata inclusa nelle nuove tabelle dell'INPS come causa di invalidità civile.

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