Emiliano ospite della Consulta giovani imprenditori della Camera di Commercio di Bari. "Un'Agenzia per sostenere in modo qualificato le piccole imprese"

BARI - Questa mattina Michele Emiliano è intervenuto all’iniziativa CAMERAconVISTA, un progetto ideato dalla Consulta dei Giovani imprenditori della Camera di Commercio di Bari, col sostegno dell'ente barese e in collaborazione con l’azienda speciale AICAI, il Politecnico di Bari e l’Istituto E.I.E.A.D..

"La prima grande questione - ha detto Emiliano - intorno alla quale bisogna impegnarsi riguarda proprio le infrastrutture pugliesi, necessarie per il trasporto all’estero delle merci prodotte nella nostra regione. Ci sono nodi strategici che ancora oggi non funzionano come potrebbero, penso al porto di Taranto, uno dei più importanti in Italia e in Europa, o l’aeroporto di Grottaglie.

Esiste, inoltre, una dimensione aziendale su cui bisogna intervenire. Le politiche giovanili devono sì consentire a tante professionalità di formarsi e specializzarsi, mi riferisco, in particolare ai progetti con cui i nostri ragazzi hanno ottenuto finanziamenti per studiare all'estero. Ma bisogna altresì evitare la deriva della fuga di cervelli perchè questo capitale umano è essenziale per le nostre aziende, per creare un collegamento per l'utilizzo dei Fondi strutturali europei a favore delle piccole e medie imprese. Queste ultime, peraltro, devono mettere insieme una serie di nodi strategici per poter crescere e competere sul mercato internazionale, operazione che va supportata da un ufficio, che può essere l’Agenzia da voi auspicata. Ritengo si debba riprendere questa vostra proposta, perché molte delle idee che nascono da chi vive il territorio sono buone e devono essere recepite da chi si candida a guidare la Regione.

Occorre un impegno politico preciso perché internazionalizzare le imprese, che non devono delocalizzare la produzione, significa sostenere il processo di esportazione. In questo momento l’export è il settore che sembra dare più soddisfazioni e sul punto credo sia importante un interessamento personale del presidente della Regione alle singole possibilità di sviluppo, anche per non lasciare le imprese sole di fronte alla burocrazia.

Le esportazioni aumentano il reddito base, contribuendo ad innalzare la ricchezza del paese. Attraverso esse vi è un effettivo rafforzamento del mercato nel suo complesso e si determina una manovra anticiclica, keynesiana, che deriva dall’importanza della quantità di denaro recuperato alle ragioni dell’economia nazionale. Si tratta di un settore strategico rispetto al quale le piccole e medie imprese vanno sostenute, specie per accedere all’utilizzo dei Fondi strutturali europei. Anche perché, alle volte, avrebbero bisogno di essere connesse ad altre aziende attraverso progetti integrati, per rispondere al meglio alle diverse esigenze di mercato.

È arrivato il momento di utilizzare un’Agenzia e le strutture regionali esistenti in modo tale da sostenere il mondo imprenditoriale in modo più qualificato. In tal senso bisogna anche considerare le organizzazioni delle imprese, e in particolare le Camere di commercio, con maggiore attenzione perché svolgono una funzione di tutela della naturale espressione dell’economia italiana. Sono convinto che queste imprese siano in grado di crescere e affiancare i giganti che, a causa dell’indebitamento e a volte dell’arroganza di chi li ha guidati, si sono perduti, nonostante la propria storia e la propria forza. L’economia di Bari in questo momento regge perchè moltissime aziende sono cresciute con risultati stupefacenti anche grazie al fatto che abbiamo continuato ad aprire cantieri pubblici e privati. Per farlo è stato necessario mantenere per dieci anni il bilancio della città solido, con il migliore rapporto tra indebitamento e patrimonio, con i migliori risultati di spending review.

Sono convinto che anche la Regione debba intraprendere un percorso di riduzione della pressione fiscale e dei costi di gestione, cominciato dal Governo e già seguito da molti enti locali".

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