La leggenda della Festa di San Martino

di Mario Contino, fondatore AIRM - La festa di San Martino è da tutti conosciuta come una festività cristiana in cui, per qualche strano motivo, si aprono le botti per degustare il vino novello.

Sinceramente mi sorprende non poco il fatto che l'accostamento di queste due realtà, la festività sacra e l'atto legato al vino novello, non abbia mai insospettito nessuno. Posso però capire che alla base di tutto vi sia non poca disinformazione e, forse, l'accostamento del vino al “Sangue di Cristo”, come è noto, nel Cristianesimo. Cercherò di chiarire un po' le idee in merito all'antica festa del'11 Novembre.

La religione cristiana festeggia in questa data il Santo Martino di Tours, nella festa conosciuta come “Estate di San Martino”, legata alla leggenda che di seguito riporterò brevemente.

Martino era un forte e valido cavaliere. Un giorno in cui faceva particolarmente freddo e piovigginava, nel mezzo di una fitta nebbia, l'uomo proseguiva in groppa al suo destriero intento a raggiungere la sua meta.

Improvvisamente notò un povero mendicante fermo sul ciglio della strada; era praticamente nudo tanto erano poveri i suoi vestiti e tremava per il freddo. Martino non ci pensò due volte: non aveva con sè denaro, nè altri indumenti da poter donare al mendicante, ma l'unica cosa che portava con sè era il suo stesso mantello, indumento che lo proteggeva dal pessimo clima di quel giorno.

Scese da cavallo, tagliò in due il mantello con la sua spada e ne donò metà al mendicante. L'uomo accettò di buon grado il dono, sorrise e ringraziò Martino dicendo: “Il signore te ne dia merito”, si alzò e scomparve nella fitta nebbia.

Martino ora era poco coperto ma felice per aver aiutato il vecchietto; improvvisamente la nebbia si diradò, le nubi lasciarono il posto ad un tiepido sole e la temperatura divenne gradevole: Dio aveva ricompensato il Cavaliere per il suo nobile gesto. In seguitò il cavaliere sognò Gesù e si convertì al Cristianesimo.

Pochi sanno che in questo periodo esistevano già delle feste precristiane, feste che inizialmente furono perseguitate con l'intento di cancellarne il ricordo ma che, in seguito alla presa di coscienza che le stesse erano troppo radicate nella cultura contadina del tempo, furono adattate alla nuova religione nascente.

Il periodo che va dal 1° Novembre al 11 dello stesso mese, il Cristianesimo riconosce ben tre festività importanti:
1 Novembre festa di Ogni Santi
2 Novembre Commemorazione dei defunti
11 Novembre festa di san Martino di Tours.

Benissimo. La notte tra il 31 Ottobre ed il 1^ Novembre è ormai da tutti conosciuta come notte di Halloween ma in realtà si tratta dell'antico Capodanno celtico che, neanche a farlo apposta, durava 11 giorni terminando l'11 Novembre in un periodo in cui si susseguivano diverse cerimonie.

Non è tutto: sembra che i Celti venerassero anche un “Dio Cavaliere” che galoppava un cavallo nero ed indossava una mantellina nera e corta. Era un dio protettore della natura: vi ricorda qualcosa? Ai posteri l'ardua sentenza direbbe qualcuno.

Per quanto riguarda il vino novello, diciamo che poco centra con la festa religiosa. Semplicemente la ricorrenza cade nel periodo in cui le vecchie botti dovevano essere svuotate per conservare il vino novello, quindi spesso si festeggiava con questa bevanda per consumarla e non sprecarla.

Ancora una volta viene utilizzata un'antichissima ricorrenza per un nuovo culto e, cosa ancor più grave, molti sembrerebbero ignorare sia il mito celtico che la credenza cristiana.

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