'Centrosinistra è morto', Vendola si defila dalle primarie

"Allo stato il centrosinistra non c'è più, le primarie non si fanno". Ad annunciarlo il presidente della Regione Puglia e leader di Sel, Nichi Vendola, al termine di un vertice di maggioranza tenuto nel pomeriggio a Bari dopo le dichiarazioni del segretario regionale Pd, Michele Emiliano. + LEGGI: LE LETTERE E GLI SCAMBI DI ACCUSE"E' stato violato un vincolo fondamentale di solidarietà, di lealtà e di rispetto della verità - ha detto - non intendo ulteriormente esercitarmi in alcun pin pong polemico con Michele Emiliano". A stretto giro di posta le dichiarazioni di Guglielmo Minervini. "Sono profondamente dispiaciuto che Vendola e Sel si siano sfilati dalle primarie e dalla coalizione. Comprendo le motivazioni: siamo stati i primi a denunciare il rischio di snaturamento del centrosinistra a causa della spregiudicatezza di Michele Emiliano. Tuttavia - evidenzia Minervini - non condividiamo la decisione. Per noi le primarie continuano perché il centrosinistra non è fatto soltanto dai partiti e non è solo una vicenda tra il Pd e Sel. Il centrosinistra è soprattutto un popolo che domenica vuole partecipare e decidere per vincere i sistemi d'interesse e le loro truppe cammellate". "Le battaglie si vincono sul campo, dimostrando la superiore forza della passione e dell'entusiasmo. Noi lotteremo. Per la Puglia e per i pugliesi. In maniera intransingente anche domenica, nei seggi, pronti a denunciare ogni forma di inquinamento del voto per primarie sane, limpide, trasparenti e che siano davvero una festa della democrazia", conclude il candidato alle primarie.

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