Bif&st, il penultimo atto tra “Salvatore Giuliano” e “The Misplaced World”

di Frédéric Pascali - Reduce dal fascino elegante e stordente di “Slow West”, la bella, toccante, ironica, tragica e drammatica pellicola dello scozzese John MacLean, con una prova magistrale del giovane Kodi Smith-McPhee,”Jay”, il Bari International Film Festival affronta, nel segno dell’impegno e del mistero, il suo penultimo giorno di narrazione.

Dopo la consueta “Master Class” mattutina, oggi dedicata alla regista tedesca Margarethe Von Trotta, “Anni di piombo” (Die bleierne Zelt) e “Hannah Arendt” tra i suoi lavori più importanti, il programma si inerpica verso le alte pendici della letteratura mitelleuropea con “Kafkas der Bau”, di Jochen Alexander Freydank, riadattamento cinematografico di una novella di Franz Kafka, in gara nella sezione “Panorama internazionale”.

Di vette ancor più alte si fregia la proiezione serale , presso il cinema Galleria, con “Salvatore Giuliano”, il capolavoro di Francesco Rosi, investito da non poche polemiche di carattere storico,qui riproposto nella versione recentemente restaurata dalla Cineteca di Bologna. Senza il tempo di rifiatare si prosegue per l’anteprima internazione del Teatro Petruzzeli con “The Misplaced World”, (“Die Abhandene Welt”),  della già citata Margarethe Von Trotta, e si corre verso il noir per eccellenza di “M” (“M, il mostro di Dusseldorf”)di Fritz Lang.

A seguire, sempre per il Festival a lui dedicato, è prevista la visione di “Giorgio Moroder presents Metropolis”, la versione ridotta, restaurata, colorata, musicata da Giorgio Moroder del mito di “Metropolis”. Infine da non dimenticare l’arrivo dei primi verdetti, in tarda serata si conosceranno i vincitori del Premio “Nuovo IMAIE” per gli attori protagonisti di “Opere prime e seconde” e il regista vincitore per il miglior film “Opera prima e seconda”.

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