“A Taranto il Primo Maggio della rinascita del Sud”

di Mauro Guitto - “Un evento storico”, così lo ha definito ieri sera senza mezzi termini il cantante Caparezza sul palco del Concertone del I Maggio di Taranto. Non è stato infatti solo un concerto musicale ma un evento iniziato già nelle prime ore del mattino con il dibattito sulla legalità. Tanti i temi sviluppatisi durante l’arco della giornata, sia nel dibattito mattutino sia sul palco. “Che sia sempre un I Maggio” ha gridato alla folla Renato Accorinti, coraggioso Sindaco di Messina che rappresenta il simbolo della lotta alla mafia, e che ha declinato l’invito a presentarsi a Milano all’inaugurazione di ieri dell’evento mondiale Expo2015 preferendo Taranto per il profondo significato della manifestazione tarantina. Ha con forza invitato tutti a lottare, a non arrendersi alle ingiustizie e alla illegalità ma soprattutto a lavorare ogni giorno per raggiungere questi obiettivi.

Toccante la testimonianza di alcuni genitori della Terra dei Fuochi che hanno perso i propri figli malati di tumore a causa dell’inquinamento. Si è parlato anche di immigrazione con l’intervento di Alieu, un africano scappato dal suo paese e immigrato in Italia tra mille difficoltà e atti di razzismo subiti in altri Paesi. Ad affiancare i propositi dei Liberi e Pensanti anche i movimenti “No Muos”, “No al Carbone”, una rappresentanza di ex lavoratori della ThyssenKrupp, il pastore Giovanni Grieco privato di tutto dalle trivelle in Lucania, l’associazione Antimafia e Antiracket di Brindisi, la dottoressa Francesca Russo, medico del reparto di Oncologia del Moscati di Taranto, l’ABFO (Associazione Benefica Fulvio Occhinegro), Giampaolo Cassese, amministratore della società Agricola F.lli Cassese, proprietaria della Masseria Del Duca in agro di Crispiano (TA) che ha recentemente ricevuto l’importante riconoscimento “Premio Sviluppo Sostenibile 2014” dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile. Presente anche il parroco della Chiesa Madre di Augusta che insieme a Priolo e Melilli è sede del più grande polo petrolchimico d’Italia, Esso, Sasol Italy Spa, Gruppo Lukoil, Isab Energy e Syndial Spa.

Don Palmiro Presutto è noto per aver predisposto una lista di morti di tumore da inquinamento che aggiorna ogni 28 del mese con data e patologia e ha scritto al Presidente della Repubblica per sensibilizzarlo. Ai nostri microfoni ha detto “La musica è un linguaggio universale per arrivare a tutti e la Chiesa si adegua ai tempi ed è giusto che partecipi alle manifestazioni come questa per contribuire a mandare alla gente i messaggi come quelli di oggi”.

Sul palco anche il Direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, che ha raccontato per filo e per segno la storia degli ultimi anni della città di Taranto dai sequestri degli impianti dell’Ilva ai decreti salva-Ilva e ammazza Taranto. Ha ricordato anche le ultime amministrazioni locali e i fatti legati alle amministrazioni provinciali e regionali degli ultimi anni bacchettando tutti, senza peli sulla lingua, ma lodando il continuo impegno di Angelo Bonelli, delle associazioni ambientaliste presenti sul territorio ionico e di chi si batte da sempre per tentare di cambiare le cose ricordando l’episodio di cui fu protagonista, suo malgrado, il giornalista Luigi Abbate che si vide sottrarre il microfono da Girolamo Archinà mentre tentava di intervistarlo con domande “scomode”.

A Taranto dunque non c’erano solo i tarantini ma gran parte del sud Italia. Tantissimi giovani hanno affollato il Parco all’uopo predisposto dal grande lavoro del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, dai tecnici, dagli addetti e da tutti coloro che hanno voluto dare una mano. Un grande lavoro di squadra cui hanno dato il proprio contributo, oltre ovviamente ai vari artisti che si sono succeduti sul palco, il personale del 118, i volontari della Misericordia di Lizzano e quelli dell’Associazione Volontari 2 Mari Taranto-Protezione Civile” e gli addetti alla Sicurezza che hanno svolto il proprio compito non facile per contenere e controllare l’eccitazione dei tanti giovani che ballavano e cantavano insieme ai cantanti.

L’evento musicale, presentato dalla giornalista Valentina Petrini, Valentina Correani, Mietta e Andrea Rivera ha visto tanti progonisti che hanno aderito a titolo gratuito all’evento. Hanno cantato tra gli altri Davide Berardi, Officina Zoè, Iononsonouncane, Mannarino, Velvet, Ilaria Graziano & Francesco Forni, Diodato, Subsonica, LNRipley, Roy Paci Aretuska Allstars, Management Del Dolore Post Operatorio, Brunori Sas, Bud Spencer Blues Explosion, Marlene Kuntz, John De Leo, Fido Guido, Muro del Canto, Bestierare, Francesco Baccini, Andrea Rivera e Caparezza. Il pubblico è letteralmente esploso soprattutto durante le esibizioni di Mannarino, Baccini, Subsonica, Marlene Kuntz e Caparezza. Baccini ha voluto sottolineare la sua presenza nonostante la recentissima scomparsa di sua madre. Abbiamo realizzato alcune interviste.

A Diodato cui abbiamo chiesto se ha trovato delle differenze tra la manifestazione di quest’anno e quella del 2014 e se dall’esterno il messaggio arriva forte e chiaro come deve arrivare. Il suo pensiero: “Siamo partiti con un po’ di gente in più ma mi sembra di vedere maggiore consapevolezza di ciò che accade. Io vivo a Roma da molti anni e tutti mi parlano di Taranto come un luogo rivoluzionario quindi qualcosa sta accadendo, il messaggio forte lo stiamo dando e dobbiamo continuare così”.

Subsonica: “E’ la nostra prima volta qui e abbiamo aderito a questa bellissima iniziativa perchè viene dal basso, perchè non ha sponsor ed è frutto del lavoro delle persone che si autorganizzano”.

Michele Riondino: “Noi del Comitato iniziamo dal primo Maggio, da domani scendiamo di nuovo in piazza perchè quello che c’è da fare è smuovere le coscienze e riconvertire mentalmente i tarantini. Riguardo all’Expo, lo consideriamo l’ennesimo sperpero del denaro pubblico e di Renzi siamo abituati ormai ai suoi slogan. Non escludiamo che il nostro messaggio diventi anche politico perchè non vogliamo affidare il nostro futuro ai sindacati e ai partiti”.

Velvet: “Siamo molto fecili di essere qui. L’anno scorso, quando fummo contattati da Michele Riondino, avevamo già preso l’impegno con la manifestazione di Roma e non abbiamo potuto essere qui ma abbiamo garantito all’amico Michele la nostra presenza per il 2015. L’impegno che lui sta mettendo in tutto questo è contagioso. A Taranto dedicheremmo il nostro brano Funzioni primarie perchè parla di come ci si può sentire in situazioni di estremo sconforto perchè se è vero che la vita è difficile ma se tieni duro le cose poi vanno per il verso giusto. Riguardo all’evento di oggi, confermo le sensazioni che ci avevano raccontato sul I Maggio di Taranto e le amplifico. Lo abbiamo capito ieri sera quando siamo arrivati qui a Taranto e siamo andati in un locale dove la gente ci fermava e ci ringraziava della nostra presenza. Porteremo con noi l’entusiasmo dei tarantini che non c’è spesso nel mondo della musica. Con la manifestazione romana non ci sono differenze nè competizione. Noi siamo stati tante volte a Roma, un concerto enorme, un po’ meno calore ma entrambi anche vetrine per gli artisti ma siamo contenti di stare qui per il significato che porta con sè l’evento. Tra l’altro sarebbe bello non unire le manifestazioni ma anzi se ce ne fossero altre non sarebbe certo un male sia per la musica sia per i contenuti stessi”.

Cristiano Godano dei Marlene Kuntz: “Noi non siamo una band che va sul palco a fare proclami ma siamo contenti di essere qui per dare con la nostra presenza il nostro contributo. Si sente dall’esterno che Taranto è molto arrabbiata e sono veramente stupito del livello che ha raggiunto questa manifestazione che è solo alla sua terza edizione. Le motivazioni forti evidentemente sono il motivo di tutto questo”.

Caparezza: “Sono felicissimo perchè la manifestazione sta crescendo in maniera particolare in quanto parla dei problemi legati al lavoro nell’ambito della propria regione che nella mente di ogni pugliese ha sempre rappresentato un problema. Questa è una manifestazione priva di sponsor, di obblighi televisivi, c’è la musica allo stato puro. Nonostante i miei 41 anni tengo sempre accesa una fiammella di speranza di cambiamento che è più che una speranza”.

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