Si riapre il dialogo: Tsipras vuole salvataggio e taglio debito. Alt della Merkel (VIDEO)

ATENE - L'Eurogruppo sulla Grecia è terminato, convocando una nuova riunione per mercoledì. "Non è possibile estendere l'attuale piano", ha scritto in un tweet il ministro finlandese Alexander Stubb. "La lettera di Tsipras includeva tre richieste. L'estensione del programma o l' 'haircut' (taglio del debito, ndr) non è possibile, e la richiesta di un piano ESM deve essere gestita attraverso le procedure normali", ha scritto Stubb.

Ancora un colpo di scena nelle ultime ore sull'emergenza greca. Atene ha chiesto un programma di salvataggio di due anni al fondo europeo Esm, assieme a una ristrutturazione del debito. Lo riferisce l'ufficio del premier Alexis Tsipras.

Il premier greco Tsipras ha dunque riconsiderato - dopo aver opposto un primo rifiuto - l'offerta fattagli in extremis stamani dal presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker per arrivare ad un accordo entro la mezzanotte di oggi. A riferirlo l'edizione online del quotidiano Kathimerini.

"Le nostre vite non appartengono ai creditori". Sono oltre 12.000 le persone che si sono riunite nella piazza Syntagma di Atene, protestando contro le politiche di austerity imposte in tutti questi anni dall'ex troika, ribattezzata Istituzioni. In un'intervista rilasciata al canale televisivo ERT TV, il premier greco ha sostenuto che l'Eurozona non permetterà alla Grecia di lasciare l'euro. "Non ci cacceranno dall'Eurozona - ha detto, forte del fatto suo - Fatemi spiegare perché. Il costo sarebbe enorme".

Secondo fonti comunitarie, Juncker avrebbe detto a Tsipras di essere disposto a convocare un Eurogruppo di emergenza oggi che stanzi immediatamente nuovi aiuti se il premier ellenico inviera' un'accettazione scritta dei termini proposti dai creditori per il varo di un nuovo programma.

Juncker avrebbe inoltre promesso uno riscadenzamento del debito di Atene se al referendum vinceranno i si'. Tsipras, secondo quanto apprende il quotidiano 'Kathimerini', starebbe "valutando la proposta". La Commissione non ha ancora ricevuto una risposta da Atene ma proseguono i contatti delle autorita' greche sia con Bruxelles che con la Bce.

MERKEL: NO A TERZO SALVATAGGIO - "Berlino non prenderà in considerazione l'ipotesi di un terzo salvataggio per la Grecia, come proposto da Atene, prima dell'esito del referendum di domenica prossima". Lo ha detto la cancelliera Angela Merkel, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa tedesca Dpa.

"Naturalmente anche dopo mezzanotte non taglieremo fili del dialogo, o non saremmo l'Unione europea", ha riferito la cancelliera tedesca in una conferenza stampa a Berlino. "La porta resta aperta, ma questa è l'unica cosa che posso dire al momento".
   
OGGI SCADE RATA 1,7 MLD FMI - Intanto arriva il giorno X, con la Grecia che fa ufficialmente default nella giornata di oggi, 30 giugno, termine entro cui avrebbe dovuto onorare il pagamento del debito verso l'Fmi, per $1,7 miliardi. La Bce intanto ammette, attraverso le parole del membro del Comitato esecutivo Benoit Coeure, intervistato da Les Echos, che "l'uscita della Grecia dall'Eurozona, sfortunatamente non può più essere esclusa".

D'ALEMA, UE RISCHIA SCONFITTA - "Non entro nel merito dei rischi economici" per l'Italia, "su questo sto alla parole del ministro dell'Economia, ma tutti noi europei rischiamo una drammatica sconfitta politica le cui conseguenze nessuno può calcolare". Lo sottolinea l'ex presidente del Consiglio Massimo D'Alema soffermandosi, al Tg3, sulla crisi della Grecia. Servirebbe "un atto lungimirante che introduca una proposta ragionevole e accettabile e perché anche la Grecia possa uscire a testa alta".

3 Commenti

  1. Dove ci stiamo dirigendo adesso? La Bibbia dice: "[Il re del nord] ritornerà nel suo paese con grandi ricchezze [1945], e il suo cuore sarà contro il patto santo [l'ostilità nei confronti dei cristiani], e agirà [attività in ambito internazionale], e tornerà al suo paese [1991-1993. La disintegrazione dell'Unione Sovietica e del Patto di Varsavia. Le truppe russe restituito alla paese]. Al tempo fissato [il re del nord] tornerà." (Daniele 11:28, 29a) Il ritorno della Russia significa qui crisi, che eclisserà la Grande Depressione, la disgregazione non solo dell'area euro, ma anche dell'Unione europea e della NATO. Molti paesi dell'ex blocco orientale tornerà nella sfera d'influenza della Russia.

    Questo sarà l'ultimo segno prima della guerra nucleare globale. (Daniele 11:29b, 30a; Matteo 24:7; Rivelazione 6:4)

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