Tragedia di Modugno: c’è nona vittima. “Dolore troppo forte”

BRINDISI - Una tragedia che di ora in ora assume contorni sempre più foschi. E' deceduto nel reparto di Rianimazione del 'Perrino' di Brindisi Michele Bruscella, 43 anni, uno dei titolari della ditta di fuochi pirotecnici di Modugno in cui venerdì scorso si è verificata un'esplosione. Sale a 9 il numero delle vittime. Due i feriti, ricoverati all'ospedale Cardarelli di Napoli e al Policlinico di Bari. Bruscella era arrivato all'ospedale Perrino di Brindisi nel pomeriggio di venerdì scorso.

Ieri era morto nel reparto di rianimazione del Policlinico di Bari il 20enne di Napoli Riccardo Postiglione, uno dei feriti nell'esplosione di ieri nella fabbrica di fuochi pirotecnici Bruscella di Modugno. Postiglione lavorava come programmatore nell'azienda Bruscella e si occupava in particolare dei fuochi musicali.

L'Ordine degli Psicologi della Regione Puglia si è immediatamente mobilitato in seguito all'esplosione della fabbrica di fuochi pirotecnici di Modugno, per attivare interventi di psicologia dell'emergenza rivolti ai superstiti e ai familiari delle vittime.

MAMMA VITTIMA: "DOLORE TROPPO FORTE" - "E' troppo forte il dolore. Mio figlio era orgoglioso del suo lavoro". Rosa Bruscella, madre di Michele Pellicani, una delle vittime dell'esplosione nella fabbrica di fuochi d'artificio di Modugno, nonché sorella di Antonio e Vincenzo Bruscella (il primo illeso e il secondo ricoverato in rianimazione a Napoli), si è recata questa mattina sul luogo della tragedia. "Mio figlio era orgoglioso del suo lavoro - dice - era bravo, educato e lavoratore. Non riesco a crederci che non c'è più, morto in questo modo. E oggi è morto anche mio nipote Michele (Bruscella, ndr). Questa azienda - racconta l'anziana signora - era conosciuta a livello internazionale. Tanti anni fa la nostra famiglia era già stata colpita da una tragedia simile. Nel 1959 - ricorda Rosa Bruscella - morirono in questa stessa fabbrica mia madre, alcune sorelle di mio padre, un nipote di 14 anni e due operai. Un dolore che non finisce mai". Davanti al cancello dell'azienda, da ieri sotto sequestro, la signora Bruscella ha lasciato un mazzo di fiori con un biglietto su "l'incolmabile dolore di una mamma".

Intanto il coordinamento degli interventi è stato affidato dal presidente Antonio Di Gioia alla vicepresidente dott.ssa Vanda Vitone che ha incontrato l'assessore ai servizi sociali del comune di Modugno dott.ssa Rosa Scardigno, anche lei psicologa, e la dirigente dei sevizi sociali dott.ssa Maria Battista, assistente sociale, per una prima valutazione dei bisogni delle famiglie delle vittime e per redigere un piano operativo di interventi in loro favore da attuare in collaborazione con le associazioni di psicologia dell'emergenza S. I.P.E.M.-sos Puglia e Psicologia per i popoli sez. Bari e Bat., presiedute rispettivamente dal dott. Giuseppe Latilla e dott.ssa Rossella Colonna. Numerosi colleghi,esperti in emergenza, hanno offerto la loro disponibilità.

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