Vito Sciacovelli presenta poesie e storielle in dialetto barese

di Vittorio Polito - Il dialetto sta divenendo sempre più attuale, si parla sempre più della sua importanza, dei suoi rapporti con la lingua, di come e quando usare il dialetto, della sua utilità sociale come mezzo di comunicazione, ecc.

Da qualche anno si proclama la giornata nazionale del dialetto e Bari, recentemente, ha riservato due giornate all’avvenimento (Sala Consiliare del Comune e Circolo Unione), con un regista d’eccezione, Vito Signorile, direttore tecnico del Teatro Abeliano, con l’intervento di poeti, cultori e attori dialettali baresi. Evento che ha avuto un successo senza precedenti.

All’evento ha partecipato anche Vito Sciacovelli, barese purosangue, che in questi giorni ha pubblicato con la Wip Edizioni il volumetto di composizioni vernacolari baresi “La storie de Bare la sape u fare”.

L’autore in sostanza presenta una serie di poesie e racconti, nella nostra prima lingua ed alcune anche in italiano.Piacevole da leggere, soprattutto per i meno giovani, che oltre a leggere in dialetto, ricorderanno alcuni quadretti di vita del tempo trascorso a Bari.

Non dimentichiamo che il dialetto sa essere incisivo, diretto, spontaneo, difficilmente la traduzione può conservare la stessa ironia di alcune parole. In quei termini ormai in disuso c’è un patrimonio che non deve essere dimenticato, per questo è importante rivalutarlo e preservarlo ma dobbiamo anche tramandarlo alle generazioni future affinché, ereditandolo, possano ritrovare i veri valori per cui i nostri padri si sono sempre dignitosamente battuti.

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