Al Bif&st irrompono Frankestein e “Il prestanome”

di FREDERIC PASCALI - Messa in archivio una prima giornata colma di entusiasmo,  massiccia l’affluenza di pubblico, e ricordi, nel segno soprattutto di Ettore Scola e del suo talento, il Bari International Film Festival entra nel vivo del suo articolato cartellone.

Dopo la Master Class mattutina tenuta dalla regista Liliana Cavani, “Il portiere di notte” e “La pelle” tra i suoi lavori più noti, il pomeriggio, passando per l’evergreen “La dolce vita”, l’indimenticato capolavoro felliniano con Mastroianni mattatore, e l’interessante “Scola racconta «La terrazza»”, testimonianza registrata nel 2004,si concentra sul bellissimo, ed esplicativo,”The Front” (“Il Prestanome”).

Il film, collocato all’interno della rassegna “Red Scare Black list”,datato 1976 e diretto da Martin Ritt, si avvale di uno straordinario Woody Allen nei panni di Howard Prince, squattrinato cassiere di un bar che accetta di fare da prestanome a uno sceneggiatore caduto in disgrazia a causa di certe sue sospette attività antiamericane.

Nel preserale mentre per la rubrica “Conversazione con” il Petruzzelli ospita il regista Paolo Virzì in un incontro coordinato da Enrico Magrelli, al Galleria va in scena il bello e intimista “Youth-La giovinezza” di Paolo Sorrentino.

Il programma odierno si conclude con un trittico di assoluto livello capeggiato da “L’universale” di Federico Micali, in concorso nella sezione “ItaliaFilmFest/Nuove proposte”, seguito da “La macchinazione” di David Grieco, nella sezione “ItaliaFilmFest/Opere prime e seconde” e, nell’ambito delle anteprime internazionali, dal drammatico horror “Victor Frankestein”, una rivisitazione in chiave moderna del romanzo di Mary Shelley siglata dal regista Daniel Radcliffe con James McAvoy e Jessica Brown tra gli interpreti.

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