Astronave scomoda: perchè non riqualificare lo Stadio Della Vittoria ?

di NICOLA ZUCCARO — Che brutto stadio! L'esternazione di un tifoso condivisa dai suoi vicini di posto, presenti nella Tribuna Est del San Nicola prima dell'inizio di Bari-Modena dello scorso 23 aprile, racchiude un pensiero (quasi) unico sulle non poche scomodità e inefficienze presenti all'interno e all'esterno dell'impianto - in procinto di compiere 26 anni, il prossimo 3 giugno - progettato da Renzo Piano.

Dall'assenza dei teloni (tanto da costringere al repentino spostamento degli spettatori per la copiosa pioggia caduta nel primo quarto d'ora della gara sopra menzionata, negli spicchi coperti) alle poche porte aperte che creano ritardo nell'afflusso e nel deflusso del pubblico, le carenze maggiormente rilevate.

Lo storico Stadio Della Vittoria
Dei buoni motivi che supportano l'opinione esternata anche sabato scorso da alcuni tifosi di abbattere il San Nicola e di costruire uno nuovo stadio sullo stesso luogo. Converrà? Nei giorni in cui il tam tam diffuso da alcune testate giornalistiche locali, proponente la costruzione di un terzo stadio, ha tenuto banco anche a Palazzo di Città (tanto da indurre il sindaco di Bari Antonio Decaro a proporre il San Nicola quale impianto del Sud Italia, nel caso in cui il Fc Bari 1908 volesse disfarsene), il quesito da porre è il seguente: a che serve un terzo stadio, in una città che ne ha già due e fra questi il Della Vittoria, la cui futura destinazione d'uso resta a tutt'oggi poco chiara?

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