Difesa del territorio e delitti ambientali, incontro Rotary a Bari

di DONATO FORENZA — La protezione del paesaggio costituisce una dimensione rilevante da oltre un ventennio: infatti si è elevata la consapevolezza dei cambiamenti climatici e della ecosostenibilità. Recentemente il Rotary Bari presieduto dal Dott. Paolo Ditonno, ha organizzato un interessante incontro con il dott. Domenico Santorsola, Assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, ed il prof. Vito Felice Uricchio, Direttore dell’Ispra CNR.

L’Assessore Santorsola, ha parlato della sua ricca esperienza assessorile evidenziando la crescita di sensibilità di cittadini, di associazioni e di enti per la tutela del territorio e del paesaggio, per un nuovo equilibrio tra paesaggio, ecologia ed economia, miglioramento  della vivibilità e tutela della biodiversità; occorre una programmazione oculata in armonia con le Direttive Europee ed internazionali afferenti alla protezione integrata della Terra. Particolare attenzione va data ai reati ambientali ed ai particolari fenomeni criminali, legati allo smaltimento illecito dei rifiuti che può fornire facili guadagni.

La Regione Puglia, dal 2007 ha realizzato un piano di tutela ambientale, d’intesa con IRSA-CNR, ARPA e con le forze di polizia per controllare il territorio in modo mirato ottenendo risultati soddisfacenti. Il prof. Uricchio ha evidenziato l’importanza delle tecnologie ambientali che consentono di compiere accertamenti tecnici e scientifici per individuare chi compie reati ambientali sul territorio ed in mare e segnalarlo all’Autorità Giudiziaria; la Regione Puglia ha ottenuto notevoli benefici. Va segnalato inoltre, l’affondamento volontario in mare (a profondità irrecuperabili) di vecchie carrette nel Mediterraneo, le cui stive sono piene di sostanze venefiche. Alquanto utile è la collaborazione fra forze di polizia, comuni e mondo scientifico per l’analisi della qualità dell’acqua, dell’aria e del suolo e delle loro contaminazioni. Vengono utilizzati dati ambientali, mediante aerei e mezzi speciali, georadar, satelliti, geoscanner e l’anello geomagnetico, che consente di sondare il terreno e le falde fino ad una profondità di 3-400 metri. Particolare attenzione va data all’analisi della biodiversità che  consente di accertare la qualità del suolo. la manifestazione ha riscontrato positivi consensi.

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