Migranti: nuove stragi, tre naufragi in tre giorni

Nuovo dramma nel Canale di Sicilia. Un barcone stracarico di migranti è semiaffondato. Ad intervenire sul posto la nave Vega della Marina militare che ha salvato 135 persone. Sono quarantacinque, invece, i corpi recuperati, mentre si teme che i dispersi siano decine. Così come addirittura "un centinaio" - secondo alcune testimonianze, tutte da verificare - sarebbero le persone che mancano all'appello.

Solo ieri sono state 17 le operazioni di soccorso coordinate dalla centrale operativa di Roma delle Capitanerie di Porto: oltre 2.000 le persone tratte in salvo da mezzi della stessa Guardia costiera, della Marina Militare, di organizzazioni non governativa e di quattro rimorchiatori e un mercantile dirottati per i soccorsi. Circa 1.900 persone erano a bordo di 16 gommoni, tutti soccorsi.

Alcuni centinaia si trovavano invece sul barcone semiaffondato. Venerdì le persone tratte in salvo erano state 4.000.

TARANTO, SBARCATI 706 MIGRANTI - Sono 706 i migranti arrivati al porto di Taranto, salvati nel Mediterraneo. Fra questi: 119 donne ed 8 minori. Circa 300 di loro seguiranno le procedure di identificazione, passando per l'hotspot, per poi essere smistati in altre località nei prossimi tre giorni. A bordo della nave spagnola che li ha portati in Puglia, la Reina Sofia, c'erano anche 15 corpi. A coordinare le operazioni ci sono la Prefetture e il Comune di Taranto, coadiuvati dalla Croce Rossa e da diverse associazioni di volontariato.

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