Un panzerotto per Matteo Renzi

di NICOLA ZUCCARO — "A Bari per mangiare i panzerotti, dopo 2 anni". Sarà stata una delle prelibatezze gastronomiche la ragione del ritorno di Matteo Renzi nel capoluogo pugliese? Il riferimento ad una delle primizie baresi, per quanto scherzoso ed esternato al suo arrivo alla stampa, conferma - ad insaputa del Premier - che, come recita un antico detto barese, scherzando scherzando, si dice la verità. E in attesa di conoscerne la stessa, Renzi, pur vantando per degli aneddoti familiari che lo legano a Bari, si è ritrovato forestiero a seguito della Sacra Manna (il liquido trasudante dalle ossa di San Nicola) donata da Antonio Decaro dopo che questi con il discorso pronunciato e qui di seguito riportato, ha fatto gli onori di casa, prima della firma del Patto per Bari Metropolitana.

“Benvenuto Matteo,

Oggi è uno di quei giorni per cui vale la pena fare questo lavoro, un giorno in cui si vedono le istituzioni, unite, collaborare sul terreno della legalità e dello sviluppo per il bene delle comunità che amministrano. In termini concreti e non a parole.

Legalità e sviluppo devono camminare insieme, lo sanno bene i sindaci che oggi siedono in questa sala. Perché non bastano le forze dell’ordine e la magistratura che in questo territorio fanno un lavoro straordinario per sconfiggere la criminalità e l’illegalità diffusa: ci vogliono crescita, ricchezza, opportunità di lavoro e prospettive chiare e condivise. I fondi del Patto per lo sviluppo della città metropolitana servono esattamente a questo.

A poco più di un anno dalla nascita della Città metropolitana, dopo tante polemiche e con tanti problemi ancora da risolvere tra cui il trasferimento delle funzioni e delle competenze, oggi portiamo a casa un risultato straordinario con il finanziamento di 230 milioni di euro che servirà a realizzare un sistema complesso di opere e interventi frutto del lavoro e della riflessione condivisa tra i 41 Comuni della terra di Bari.

Non un libro dei sogni né un elenco di opere prive di visione, ma una serie di investimenti progettati in un’ottica unitaria per la crescita e lo sviluppo. Abbiamo messo a sistema i bisogni e le ambizioni delle nostre città per sostenere il futuro di una terra straordinaria come la nostra, che vanta competenze e talenti unici e che merita di giocare un ruolo da protagonista nel Mezzogiorno e nell’intero Paese.

Come vedi, Matteo, noi del sud le promesse le manteniamo. Due anni fa, a Torino, da candidato sindaco, ti promisi che non sarei mai venuto a Palazzo Chigi con il cappello in mano a piagnucolare o a elemosinare, ma che ti avrei presentato un elenco di progetti realizzabili. Quella promessa l’ho mantenuta, anzi, noi sindaci dell’area metropolitana l’abbiamo mantenuta, e dopo due anni sei venuto addirittura tu, qui, nel Palazzo della Città metropolitana, a firmare quell’elenco che per noi rappresenta una garanzia per lo sviluppo. A questo punto mi tocca ribadire quella promessa, così da averti qui, di nuovo, tra due anni!

Oggi dovremmo elencare tutti gli interventi inseriti nel Patto, per dare dignità a tutti i 41 Comuni che beneficeranno di questi fondi, ma credo non ti lasceremmo più tornare a Roma. Per questo mi permetto di citarne solo alcuni.

Non abbiamo fatto distinzione, tra piccoli e grandi Comuni, perché si cresce meglio se si sta tutti insieme, questo è in fondo l’obiettivo di questi patti, tenere insieme lo sviluppo infrastrutturale del territorio con piccoli azioni capaci di migliorare concretamente la vita dei cittadini

SERVIZI AI CITTADINI
Miglioramento del servizio di trasporto pubblico locale nel Comuni dell’area metropolitana e nel collegamento tra i vari Comuni, con l’acquisto di nuovi bus e la realizzazione di corsie protette e di fermate attrezzate.

Agenzia sociale della casa per tutta la città metropolitana: incontro domanda e offerta a canoni concordati, fondo per morosità incolpevole, emergenza abitativa.

Porta futuro: un hub metropolitano diffuso su tutto il territorio dove ci sono gli sportelli dei centri per l’impiego. Un job center innovativo dove far incontrare domanda e offerta di lavoro, fare matching, formazione e supportare le start up offrendo spazi gratuiti insieme alla consulenza di Puglia sviluppo.

Agenda digitale. Attiveremo un sistema informativo integrato per l’erogazione di servizi ai cittadini direttamente a casa come nel caso dei certificati anagrafici(residenza, stato di famiglia, stato di esistenza in vita) o del sistema dei tributi (41 città in un click).

SERVIZI ALLE AZIENDE
Ma anche servizi alle aziende e ai professionisti, con il SIT - sistema informativo territoriale che è già partito a Bari. Pensate prima al Comune c’era un geometra che per un certificato di destinazione urbanistica doveva sovrapporre la mappa catastale all’aerofotogrammetrica e al lucido del PRG interpretando le sovrapposizioni. Ci volevano 10 giorni, e se il geometra era malato si aspettava anche un mese. oggi quel certificato è possibile stamparlo da un pc in pochi secondi.

Servizi a sostegno delle aziende come lo Sportello unico per l’edilizia e lo Sportello unico per le attività produttive online. Lo fanno già Monopoli e Corato. Riteniamo che dalle aziende debba partire lo sviluppo socio-economico del nostro territorio. I fattori di attrattività sono le infrastrutture (energie, smart grid, logistica), la qualificazione delle competenze e la bellezza del nostro territorio.

Proprio nell’ottica dello sviluppo socio-economico abbiamo pensato ad una serie di interventi legati alle azioni presenti nel Piano strategico, che hanno una valenza metropolitana, che sono complementari ad altri interventi previsti con altri fondi e che abbiamo individuato attraverso tavoli di partecipazione con sindaci, consiglieri metropolitani, associazioni di categoria e sindacati. Una procedura lunga ma democratica. Vedere i sindaci che si mettono insieme in gruppi in questi giorni a progettare interventi a rete dà una certa emozione. Anche perché veniamo da esperienze politiche e personali diverse.

INTERVENTI - INFRASTRUTTURE:
Camionale, 1° stralcio, per collegare il porto con l’area di sviluppo industriale, l’interporto, la statale 16 e l’autostrada. Altrimenti cambiano i corridoi, ma alla fine dei corridoi la porta resta sempre chiusa. Non riusciamo ad uscire dal porto. Ci vuole più tempo ad uscire da Bari che ad attraversare l’Adriatico.

Poligonale: collega l’aeroporto alla direttrice per Matera, capitale europea della Cultura 2019, attraversando il parco dell’alta Murgia, gli ipogei di Gravina e la terra delle orme dei dinosauri di Altamura. Ma anche le direttrici per la Valle d’Itria, creando una rete tra i beni culturali e le zone a rilevanza paesaggistica.

TURISMO E CULTURA
Per restare al turismo e alla cultura che riteniamo un asset strategico in una regione che ha avuto il maggior trend di crescita del Paese tanto da essere la regione italiana più visitata su Google, abbiamo previsti interventi a rete:

Waterfront per tutti i Comuni che si affacciano sul mare, cito per tutti la costa di Polignano e il centro storico sul mare di Monopoli e Giovinazzo.

Valorizzazione del paesaggio rurale con la realizzazione di percorsi naturalistici dei parchi e in Valle d’Itria, cicloturismo, recupero di ipogei e chiese rupestri.

Terra di Bari Guest Card con la messa in rete di tutti gli attrattori culturali, musei, chiese, monumenti con gli allestimenti e le biglietterie integrate, la cartellonistica, le audio-guide e le app che si possono scaricare sul cellulare. Tutto questo sarà complementare ad altri interventi che finanzieremo con altri fondi partecipando ai bandi.

Sento di ringraziare il sottosegretario De Vincenti per aver scommesso insieme a noi sul fondo di rotazione per la progettazione che permetterà ai Comuni di predisporre un parco progetti metropolitano di qualità da candidare ad ulteriori misure di finanziamento.

Primo tra tutti il progetto già indicato nel Patto per il Polo della Giustizia. Perché la è una funzione fondamentale e delicata che vogliamo collocare nelle caserme inutilizzate messe prontamente a disposizione dal Governo. Un progetto imponente che sappiamo avrà bisogno di un finanziamento specifico da parte del Ministero.

Presidente, oggi con questa firma prendiamo un impegno concreto e trasparente, che offriamo ai cittadini della terra di Bari perché possano valutare il nostro lavoro e la nostra voglia di far bene. Questo impegno lo prendono insieme a me i 40 sindaci della terra di Bari a nome di oltre un milione di persone. A questi sindaci vorrei che tu stringessi la mano, perché per noi gente del sud una stretta di mano vale di più di mille firme.

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