Brexit, "Niente negoziati prima della notifica formale Regno Unito"

Angela Merkel, Francois Hollande e Matteo Renzi sono a Berlino e concordano nel non aprire colloqui formali o informali con Londra sulla Brexit prima che la Gran Bretagna presenti formale richiesta di attivazione dell'articolo 50 del Trattato.

"Quello che è accaduto nell'ultima settimana ci dimostra che questo è un tempo propizio: se da un lato siamo tristi per il voto dei britannici è anche vero che questo è un tempo propizio per una nuova pagina dell'Ue". Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi, individuando nella parola greca 'kairos', che significa "tempo opportuno", quella adatta a descrivere questo momento dell'Europa.

"L'Unione europea non ha un direttorio. L'Ue è un'organizzazione complessa in cui ciascuno dà il suo contributo", ha aggiunto Renzi durante il vertice.

"Oggi il quadro normativo" per un intervento nazionale "è molto difficile, ciononostante tutto ciò che servirà per dare tranquillità e fiducia ai cittadini sarà oggetto dell'attenzione delle istituzioni europee e di quelle nazionali, a partire dal governo italiano", ha continuato il premier italiano.

Trovo "interessante il percorso proposto che prende atto che la Gran Bretagna ha deciso, si volta pagina, non è possibile perdere tempo. Ma contemporaneamente si lavori a una strategia per i prossimi mesi che ci porti al cuore di ciò che l'Europa deve essere".

Dal canto suo la Gran Bretagna avvierà i negoziati quando avrà messo a punto un piano, il rinvio "aiuterà", ha detto stamattina il cancelliere allo Scacchiere George Osborne, dopo che ieri si è saputo che il premier David Cameron non attiverà la Brexit al vertice europeo di domani. Quella britannica, ha sottolineato Osborne, è "un'economia robusta", e il Regno Unito non "vuole voltare le spalle a Ue e al resto del mondo" ed è "aperta al business".

A fargli eco lo stesso Boris Johnson, paladino della Brexit: "Non c'è una grande fretta di lasciare l'Ue", ha detto. Londra ha poi escluso un referendum bis.

Ma se la cancelliera dice di comprendere l'esigenza di Londra di aspettare prima di premere il pulsante rosso, l'Eliseo tuona: "Temporeggiare è surreale. Quando si divorzia si deve abbandonare il letto coniugale", fanno sapere fonti vicine a Hollande. Sulla stessa lunghezza d'onda della Francia c'è l'Italia di Matteo Renzi. "Tutto può fare l'Europa tranne che aprire per un anno una discussione sulle procedure dopo aver discusso un anno sulle trattative. Così si perde di vista il messaggio del referendum" inglese, ha tagliato corto il premier in Parlamento.

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