Piero Fabris instancabile pittore, scrittore, commediografo e poeta, ha collezionato premi e riconoscimenti, dedicandosi con passione anche a fiabe, miti e leggende. Ha pubblicato diversi libri che trattano vari argomenti. Fabris è anche un estimatore di Hrand Nazariantz, al quale ha dedicato la commedia.
Geo Vasile, italianista e critico letterario, che firma l’introduzione, dichiara che “La poesia di Piero Fabris, incessante movimento combinatorio di euritmici colori lessicali e fonemi intraverbali, possibile distillato di mediterranea macchia arsa, fa contrasto con la preferenza di alcuni contemporanei per una scrittura fatta di enunciati scarni, scabri, stenografici, quasi privi di simboli e metafore”.
Questa volta il volume non è dedicato solo alle poesie, ma Fabris ha voluto unire anche un progetto fotografico a cura di Daniela Ciriello, fotografa barese, che colleziona anch’essa riconoscimenti vari.
Paolo Barbaro, storico della fotografia, che firma la prefazione, così scrive degli autori.
“Bene hanno fatto Piero Fabris e Daniela Ciriello che, pur condividendo gli stessi luoghi, paesaggi affacciati all’Adriatico e lo Ionio – si nutrono della stessa cultura dal sapore mediterraneo – a muoversi parallelamente e diversamente cantando la propria terra in maniera indipendente, in una forma che è eco l’una dell’altra”.
In riferimento poi alla Ciriello, scrive “Che si pone nella dimensione della ricerca della novità senza tradire l’essenza dei luoghi oggetto della sua indagine e, come davanti a una primavera di meraviglie, si lascia rapire, cogliere da attimi di grazia, letizia”.
Insomma un viaggio avvolgente tra le poesie di Piero e le immagini di Daniela, che portano il lettore, affacciati sul Mediterraneo, in un incantevole viaggio di visioni e meditazioni.
