F1, GP Belgio: sorride Rosberg, Hamilton rimonta fino al terzo posto. "Autogol" Ferrari

Nico Rosberg vince il GP del Belgio e si porta a -9 da Lewis Hamilton (© Copyright ANSA/EPA)
di PIERO LADISA – A sorridere, in una gara contraddistinta da una tiratissima prima fase, è Nico Rosberg che vince il Gran Premio del Belgio mettendo così fine al ciclo vincente (sei successi negli ultimi sette appuntamenti) di Lewis Hamilton. Un trionfo che ha permesso al tedesco di dimezzare il gap nei confronti del compagno di squadra in classifica iridata, sceso ora a 9 punti. In un week-end ad handicap, l’inglese è autore di un’ottima rimonta (partito dal fondo del gruppo per le penalità relativa al cambio delle power unit) che gli ha permesso di concludere sul gradino più basso del podio, alle spalle della Red Bull di Daniel Ricciardo. Positiva anche la prestazione della Force India, che chiude in Top Five con Nico Hulkenberg davanti a Sergio Perez. La Ferrari non va oltre la sesta piazza con Sebastian Vettel e la nona con Kimi Raikkonen. A punti anche Fernando Alonso (ottimo 7°, partito dall’ultimo fila come Hamilton) e le Williams di Valtteri Bottas (8°) e Felipe Massa (10°). Fuori dalla zona punti l’idolo di “casa” Max Verstappen, apparso quest’oggi molto irruento in alcune circostanze. 

INIZIO INFUOCATO. Al via scatta bene Rosberg che conserva la leadership, mentre alle spalle della Mercedes numero 6 Vettel e Verstappen stringono nel mezzo Raikkonen alla staccata della prima curva: contatto inevitabile, dove ad avere la peggio sono la SF16-H dell'incolpevole finlandese e la Red Bull dell’olandesino che danneggiano l’ala anteriore e sono costretti a rientrare ai box per sostituirla. Mentre Vettel finisce in testacoda. Incidente anche a centro gruppo, dove Button viene speronato da Wehrlein con entrambi costretti al ritiro. Anche Sainz è costretto ad alzare bandiera bianca per lo scoppio della posteriore destra sul rettilineo del Kemmel che danneggia la sua Toro Rosso, provocando la Virtual Safety Car. Nel corso del 6° giro la corsa viene scossa dal botto della Renault di Kevin Magnussen che perde la vettura andando ad impattare intorno ai 270 km/h contro le barriere posizionate all’esterno dell’Eau-Rouge/Raidillon: pilota illeso (il danese si sarebbe procurato solo una contusione alla gamba sinistra), al contrario della monoposto andata completamente distrutta. Una situazione che genera l’ingresso in pista della Safety Car, ma dopo qualche tornata (9° giro) la gara viene sospesa momentaneamente per permettere ai commissari di rimuovere i resti della vettura, eliminando i detriti da quel tratto di pista.

SCONTRO GENERAZIONALE. La classifica risente del caos generatosi in questa fase di gara, con Alonso e Hamilton che si ritrovano in quarta e quinta posizione mentre Vettel e Raikkonen si ritrovano 11° e 17°, con Verstappen 14°. Prima della ripartenza molti piloti, approfittando del congelamento delle posizioni, cambiano gomme. Nel gruppo di testa Rosberg monta gomme medie nuove, seguito da Ricciardo e Hulkenberg che optano invece per gomme soft fresche. Alla ripartenza impazza il duello tra Raikkonen e Verstappen, con il finlandese che richiama l’attenzione della direzione di gara nella comunicazione audio col proprio ingegnere per segnalare il comportamento poco corretto tenuto in pista dall’olandesino: “Oggi la sua missione – dice il campione del mondo 2007 facendo riferimento al giovane rivale – è quella di buttarmi fuori”. Nel frattempo Hamilton si porta a ridosso di Hulkenberg, che sopravanza successivamente, con Rosberg che guida il gruppo allungando su Ricciardo.

ULTIMI SUSSULTI. Nell’ultimo valzer dei pit-stop (21°-25° giro), i piloti adottano una strategia conservativa montando le medie. Tutti tranne Hamilton e Verstappen che rientrano in pista con le soffici. La lotta per le posizioni di vetta continua anche ai box, con Hulkenberg e Alonso che si rendono protagonisti di un “corpo a corpo” in pit-lane. La tattica aggressiva di Hamilton e Verstappen si rivela errata, con entrambi che undici giri dopo rientrano per una sosta aggiuntiva: l’inglese passa alle medie, l’olandesino invece rimonta la stessa mescola. Rientrato in pista al quarto posto, Hamilton non ha difficoltà subito dopo – con gomma fresca – ad avere la meglio su Hulkenberg che retrocede in quarta posizione. Alle spalle dei primi cinque, Vettel riesce a recuperare posizioni fino alla sesta mentre Raikkonen chiude nono davanti a Massa in evidente crisi di gomme. Un risultato al di sotto delle aspettative per la Ferrari, vista anche la seconda fila monopolizzata ieri in qualifica, condizionato dall’"autogol" al via. Nel prossimo week-end si torna subito in pista per l’appuntamento di Monza, dove – dinanzi ai propri supporter – il Cavallino è chiamato a un pronto riscatto.



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