"Lavoratori della formazione senza stipendio da mesi, ma la Regione nicchia"


di Redazione - “Siamo alle solite: il conto degli inghippi burocratici si riversa sulle tasche dei lavoratori. Quando poi i lavoratori in questione appartengono al settore della scuola e della formazione in generale, il tutto passa sotto un colpevole e inaccettabile silenzio. Ebbene, chiediamo alla Regione Puglia di alzare finalmente la voce e di risolvere il problema in tempi accettabili”.Gianni Verga, Segretario generale della UIL Scuola Puglia, ricorda come “i lavoratori della formazione operanti presso i centri per l’impiego siano ancora in attesa delle legittime retribuzioni, senza che dalle istituzioni interessate provenga alcuna risposta credibile. Anche gli incontri tra le organizzazioni sindacali, l’Assessore regionale competente Leo e i dirigenti regionali non hanno sortito i risultati sperati”.
“L’avvio del nuovo Por 2014-2020 – spiega Verga - e la ritardata approvazione del bilancio di previsione regionale 2016 hanno portato un ritardo notevole per l’accredito delle somme degli stipendi da parte della Regione Puglia alle Province pugliesi ed alla Città Metropolitana, impedendo a queste ultime di pagare, a loro volta, le fatture degli Enti di Formazione afferenti gli stipendi dei lavoratori. Dopo i ritardi fisiologici legati al trasferimento delle risorse economiche dalla Regione alle Province ed alla Città Metropolitana, tutto portava a far credere che i lavoratori, sino al termine del 2016, non subissero ulteriori ritardi, considerato che il primo stipendio (gennaio) era stato percepito a maggio e che le convenzioni sottoscritte dagli Enti datori di lavoro e le Province prevedevano la presentazione della polizza fideiussoria, a copertura delle somme richieste per il pagamento delle retribuzioni e dei relativi oneri. La Città Metropolitana, dopo aver pagato le mensilità di marzo ed aprile, ha bloccato l’erogazione del mese di maggio, adducendo la mancata verifica della rendicontazione delle spese ammissibili effettuata dalla Regione sulle somme erogate, nonostante la stessa abbia espresso parere positivo, richiedendo una liberatoria da parte della Regione Puglia. E’ evidente che questa situazione non può durare a lungo, con lavoratori che stanno percependo le retribuzioni con forte ritardo e che vengono chiamati a limitare le proprie ferie, poiché è imminente l’avvio del Welfare to Work”.
"La Regione - fa notare il responsabile del dipartimento F.P. UIL Scuola Puglia, Mimmo Giove - in merito all’applicazione di alcune voci di stipendio, disattende le decisioni assunte dalle organizzazioni sindacali e datoriali in seno alla contrattazione decentrata regionale e, questa, insieme alle altre, rappresenta una situazione insopportabile".
“Forse si attende – conclude Verga - che i lavoratori, stanchi di queste situazioni irrisolte, promuovano vertenze di lavoro nei confronti dei propri Enti datori di lavoro, i quali chiameranno in causa la Regione? Sarebbe un inutile spreco di denaro di cui si potrebbe fare volentieri a meno, usando un po’ di buonsenso da parte di chi deve prendere delle decisioni”.

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