L'accusa per i due è di usura in concorso continuata ed abusiva attività finanziaria, con l’aggravante di aver prestato denaro a persone in stato di bisogno, nonché di inosservanza delle prescrizioni inerenti alla Sorveglianza Speciale di P.S.
Operavano nel tarantino e nel leccese. Le indagini sono potute andare avanti anche grazie alla collaborazione attiva di alcune persone colpite dall'usura. Secondo le indagini, i tassi d'interesse si sarebbero aggirati intorno al 200%.