OPINIONI. Scuola, da Aristotele a Impastato lezioni di legalità

di VALERIA BISANTI - Legalità e cittadinanza attiva sono da sempre obiettivo della formazione promossa dall'IISS “Gaetano Salvemini” di Alessano, nel Leccese.
 
La scuola risulta inserita nel programma di letture “Libriamoci a scuola”, iniziativa promossa dal Miur e dedicata alla lettura ad alta voce, in forme svincolate dai programmi di studio.
 
L'evento, fortemente voluto dalla dirigente scolastica Chiara Vantaggiato, prevede una serie di letture con focus dedicati ad alcune figure centrali della cultura italiana ed europea, che hanno ispirato le grandi passioni civili e morali e sono diventate portavoce della cultura della legalità: Calamandrei, Arendt, Gramsci.

Figure apparentemente slegate ma che fanno da cornice e costituiscono l'introduzione ideale al progetto di più ampio respiro che la scuola ha previsto per un intero anno scolastico: “Le emozioni della legalità”.

“La Costituzione come impegno civile”, il “principio di responsabilità”,  “l'indifferenza alla vita politica”, “l'uomo come zoov politikòn” (nella poetica di Aristotele animale politico),   “la banalità del male”: sono questi i temi trattati; veri e propri “ponti” che attraversano la vita emozionale e portano i ragazzi ad  affrontare  la parte laboratoriale del progetto.
 
Essa vede l’analisi dei siti dedicati alla mafia (Peppino Impastato, Procura Nazionale Antimafia, Libera), progettazione di una pagina web sui temi della cultura mafiosa;  inserimento della pagina web nel sito della scuola; attività di sensibilizzazione ambientale e si concluderà con un incontro importante: Giovanni Impastato (fratello di Peppino, il giovane assassinato dalla mafia a Cinisi nel 1978). 

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