Regione, al via i Distretti urbani del commercio

BARI - Una spinta decisiva verso la costituzione dei Distretti urbani del commercio (Duc). La Regione Puglia cofinanzierà sia la redazione dei piani operativi dei Comuni, cioè i progetti per la realizzazione dei distretti, sia le opere e le iniziative previste dagli stessi piani. L’altra parte dell’investimento sarà a carico degli stessi Comuni, dei commercianti che vorranno aderire e delle associazioni che potranno partecipare anche mettendo a disposizione le proprie risorse umane e strumentali.

A stabilirlo la giunta regionale che ha approvato il testo del Protocollo di intesa tra Regione Puglia, Comuni e associazioni di categoria.

“Con questo accordo – spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Loredana Capone, che ha presentato la proposta – stiamo spingendo i Distretti urbani del commercio al decollo. Lo facciamo perché riteniamo che i Duc siano un elemento fondamentale per aumentare l’attrattività commerciale e turistica di un territorio con enormi ricadute sulla qualificazione delle aree urbane, l’ampliamento dei servizi al cittadino, la ripresa degli investimenti e dei consumi”.

“I Comuni tuttavia – aggiunge l’assessore – hanno evidenziato criticità nelle esperienze di valorizzazione del commercio. Da qui l’idea di intervenire con un protocollo che se da un lato impegna tutte le parti, Comuni, Regione e associazioni, dall’altro fornisce un vero e proprio percorso di accompagnamento. Al Protocollo infatti è allegata una scheda di proposta progettuale, in pratica le linee guida per portare a termine la costituzione dei Distretti”.

Con la sottoscrizione del protocollo la Regione si impegna a cofinanziare la fase di progettazione del Distretto e ad accompagnarne la relativa realizzazione, i Comuni a realizzare le attività rispettando le norme previste, le associazioni a coinvolgere le imprese, a svolgere attività di informazione sugli interventi programmati e ad assistere i Comuni attraverso i Cat (i Centri di assistenza tecnica) per le attività di progettazione del Distretto.

Il budget disponibile è elastico perché dipenderà dalle esigenze espresse dai Comuni. Si calcola che la redazione del progetto richiederà un costo medio di 30mila euro, più alto o più basso a seconda della grandezza della città coinvolta.

I progetti dovranno prevedere il miglioramento dell’arredo urbano, la riqualificazione delle aree mercatali, la valorizzazione delle botteghe, dei negozi e dei ristoranti storici, la realizzazione di punti informativi sugli esercizi commerciali anche con riferimento all’accoglienza turistica, azioni di riqualificazione degli addetti e di animazione del territorio.

Alla sottoscrizione del Protocollo seguirà l’emanazione del bando regionale, riservato ai Comuni che hanno siglato l’intesa, per sostenere da redazione dei progetti.

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