Migranti, Renzi: "O aiuto o nel 2017 veto su bilancio Ue"

ROMA - L'Italia deve rispondere ai chiarimenti chiesti dalla Commissione Ue sulle cifre del Dbp "entro giovedì" sera 27 ottobre. Lo si apprende nella missiva inviata al ministro Padoan dai commissari Dombrovskis e Moscovici. La lettera, oltre all'Italia, è stata inviata anche ad altri sei Paesi: Belgio, Cipro, Spagna, Portogallo, Finlandia e Lituania.

E il premier Renzi a Porta a Porta è stato chiaro: "Il governo Monti ha deciso la divisione del bilancio in sede Ue, noi diamo 20 miliardi all'Europa e l'Ue ce ne restituisce 12, ma se l'Ungheria o la Slovacchia ci fanno la morale sui migranti e non ci danno una mano e poi vogliono i nostri soldi, nel 2017, quando inizia la discussione sul bilancio, l'Italia sia a fianco del governo che dice 'non ce n'é assolutamente' i soldi noi li mettiamo se ci sono gli oneri anche da parte degli altri Paesi".

Il 2017, ha detto il premier, "è un anno chiave: o entro marzo 2017 blocchiamo il flusso dei migranti o non riusciamo a reggere". Renzi definisce "un errore bombardare la Libia, in quel modo non è stata la cosa più intelligente, fu un errore partecipare a quella missione".

"Se l'Ue vuole abbassare le spese per i migranti in Italia - ha aggiunto Renzi commentando l'arrivo della lettera Ue-, noi abbassiamo le spese. Aprano le porte e noi abbassiamo spese, invece della bocca aprano il portafoglio".

"Noi non stiamo sforando, stiamo rispettando le regole - ha spiegato il presidente del Consiglio a Porta a Porta -. Il 2017 sarà un anno decisivo. Abbiamo il dibattito sul bilancio europeo e poi c'è il dibattito sulle regole di politica economica. Se l'Italia arriva forte saremo il Paese attrattore perchè gli altri hanno le elezioni e noi possiamo trainare" il cambiamento dell'Europa. 
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