F1, GP Brasile: Hamilton trionfa nel caos di Interlagos, rimonta spettacolare di Verstappen nel finale

(Hamilton in azione sul tracciato di Interlagos. ANSA/EPA)
di PIERO LADISA – Tre ore intercorse dal primo all’ultimo giro, due bandiere rosse, Safety Car a gogò, gara svoltasi in condizioni di pista bagnata: sono questi gli ingredienti che hanno reso assolutamente frizzante, imprevedibile ed emozionante l’edizione 2016 del Gran Premio del Brasile. Ad avere la meglio in questa pazza roulette di Interlagos è stato Lewis Hamilton che con la vittoria numero nove in stagione (la 52ma in carriera) lascia aperto il discorso iridato fino al round conclusivo di Abu Dhabi, in programma il 27 novembre prossimo. Ad essere però ancora padrone del proprio destino è Nico Rosberg che anche oggi ha badato a non correre particolari rischi, portando a casa il massimo della posta disponibile con il secondo posto conquistato alle spalle del compagno/rivale. Negli Emirati, tra due settimane, al tedesco – leader del Mondiale con 12 punti su Hamilton – basterà un terzo posto per tramutare il sogno iridato in realtà.

FENOMENO VERSTAPPEN. Nelle gare disputate in condizioni estreme i piloti dotati di classe cristallina si esaltano e così è avvenuto per Max Verstappen, con quegli ultimi giri da assoluto fenomeno che gli hanno permesso di riconquistare il podio perso provvisoriamente nel corso del gara per la scelta errata di sostituire le gomme da bagnato estremo con quelle intermedie, che aveva inoltre vanificato un grande sorpasso compiuto ai danni di Rosberg – per la seconda posizione – alla Curva do Sol. Tornato in pista nelle retrovie (12°) nel corso del 54° giro, l’olandesino ha realizzato una rimonta clamorosa che lo ha portato nell’arco di 17° passaggi nuovamente in Top Three. Sorpassi con coefficiente di difficoltà elevato, viste le avverse condizioni climatiche, come quelli messi a segno sul teammate Ricciardo, su Sainz, Vettel e Perez. Dal punto di visto meramente comportamentale, il giovane pilota della Red Bull ha ancora molto da imparare ma non si può di certo discutere il suo enorme talento. In quarta posizione, alle spalle del duo Mercedes e di Verstappen, si piazza Perez seguito da Vettel (autore di un testacoda nelle prime fasi di gara che lo ha costretto alla rimonta fino alla quinta piazza finale), Sainz, Hulkenberg, Ricciardo, Nasr (un’autentica impresa quella del brasiliano che porta la Sauber a punti per la prima volta in stagione) e Alonso che chiude la zona punti.

PAURA PER RAIKKONEN. La pioggia è l’assoluta protagonista della gara brasiliana, tornando così a condizionare l’appuntamento di Interlagos a distanza di qualche anno dall’ultima volta. Iniziata in regime di Safety Car, con dieci minuti di ritardo rispetto all’orario stabilito e con Romain Grosjean out, andato a muro nel giro di formazione, la corsa è entrata nella sua valenza agonistica solo all’ottavo giro venendo successivamente congelata – con il ritorno in pista della vettura di sicurezza – per l’incidente che ha coinvolto la Sauber di Ericsson al 14° giro. Poco dopo (21° giro) Kimi Raikkonen si rende protagonista di un pauroso crash sul rettilineo principale. La SF16-H del finlandese sbanda prima sulla protezioni esterne e poi su quelle interne (transitando pericolosamente al centro della pista) venendo per fortuna evitata dalle monoposto che seguivano. Pilota incolume, ma grande paura per il violento botto del finlandese, con la direzione gara che ha esposto la bandiera rossa sospendendo momentaneamente la gara. Ripresa in regime di Safety Car dopo 35 minuti, con i piloti costretti a montare le gomme da bagnato estremo, la corsa viene nuovamente sospesa poco dopo per la troppa acqua presente in pista. Una decisione che ha scatenato il pubblico presente sulle tribune che ha manifestato il proprio dissenso fischiando uno spettacolo non degno di tal nome, con il GP ripreso alle 16:02 locali (19:02 italiane).

MASSA ULTIMA AMARA IN CASA. Nell’ultima gara in carriera nella sua Interlagos, prima del ritiro, Felipe Massa è stato costretto ad alzare bandiera bianca per l’incidente contro le barriere di curva 14 avvenuto al giro 48, con il ritorno sul tracciato della vettura di sicurezza per mettere ai commissari di pista di rimuovere la Williams numero 19 del brasiliano. Per Massa però la delusione del ritiro è stata mitigata dalla standing ovation tributatagli dal pubblico e dai vari meccanici degli altri team (tra ai quali figurano quelli Ferrari) che lo hanno ricoperto di abbracci e applausi in corsia box mentre sul tracciato la Safety Car ricompattava il gruppo per l’ennesima volta. Le ultime emozioni di questa pazza gara sono giunte dalla rimonta furiosa di Verstappen, che ha deliziato il pubblico con sorpassi straordinari, mentre Hamilton con il terzo successo consecutivo continua a conservare una speranza iridata in vista di Abu Dhabi.


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