‘Dall’Assaggio al Paesaggio’, bambini pugliesi a lezione di olio a scuola

BARI - Un prodotto, molteplici dimensioni. È l’olio extravergine d’oliva, uno dei simboli della Puglia e dell’intero bacino del Mediterraneo, alimento sano e frutto di un paesaggio unico al mondo, un vero e proprio patrimonio museale a cielo aperto che racchiude storia collettiva ed esperienza individuale, antropologia e conoscenza del territorio. Un patrimonio di cui spesso non siamo sufficientemente consapevoli, se non nei momenti di emergenza, quando forse è troppo tardi.

Per questi motivi, l’Associazione Culturale Passione Extravergine, che in Puglia si occupa  da diversi anni di cultura olearia (gruppo Fb – Passione Extravergine), promuove (in collaborazione con i Comuni di Lecce, San Severo e il Parco delle Dune Costiere) il progetto ‘Dall’Assaggio al Paesaggio’, destinato a 450 bambini delle classi terza e quarta elementare di sei scuole primarie su tutto il territorio regionale, finalizzato a coinvolgerli nella scoperta di un alimento antico e salutare e a far comprendere emotivamente la bellezza e il valore di un paesaggio prezioso come quello olivetato.

Il percorso viene costantemente monitorato e valutato dalla prof.ssa Gabriella Falcicchio, docente di Pedagogia Interculturale e della Comunicazione presso l’Università di Bari Aldo Moro, che sta raccogliendo ed elaborando i dati raccolti: i risultati saranno presentati nel corso dell’evento finale, aperto alla cittadinanza, il prossimo 6 marzo a Bari, nell’Ex Palazzo delle Poste dell’Università, e messi a disposizione delle amministrazioni locali che ne facciano richiesta; si parlerà, inoltre, dei due elementi che contraddistinguono il percorso, ovvero olio extravergine e paesaggio, in un’ottica di sviluppo territoriale e valorizzazione multifunzionale, con insigni personalità della stampa nazionale e istituzionali ed esperti del settore.

Il progetto è partito lo scorso novembre con una prima fase in aula, con assaggiatori ufficiali, attenti alle dinamiche di gioco e di apprendimento individuale e di gruppo, conclusasi in questi giorni; a breve comincerà la fase laboratoriale nella campagna olivetata di alcune aziende agricole, dove i bambini avranno modo di sperimentare in prima persona quanto appreso in precedenza, attraverso un’attività di animazione ambientale; alla fine del percorso, i piccoli dovranno produrre un elaborato artistico che interpreti e definisca le emozioni provate; gli elaborati parteciperanno a una competizione in cui risulterà vincitrice l’intera classe del bambino premiato.

“Questo progetto è un percorso di economia circolare – spiega la presidente di Passione Extravergine, Elisabetta De Blasi - ci sono i produttori che con l'Associazione  hanno scelto di fare un esperimento di crescita collettiva, dal punto di vista culturale, anche verso il multifunzionalismo agricolo; ci sono gli assaggiatori, tecnici di prodotto che hanno competenze sensoriali e che possono sperimentare la didattica con i bimbi; ci sono le amministrazioni locali (alcune, però, non hanno risposto all’appello, ad esempio il Comune di Bari), tra cui anche il Parco delle Dune Costiere, che hanno accolto l'ispirazione che ci muove, e anche il Club Unesco di San Severo ha concesso il patrocinio gratuito. La forza di questo progetto è ben spiegata dal nome Dall'Assaggio al Paesaggio -  sottolinea De Blasi - una sorta di evoluzione, perché vogliamo ragionare su un patrimonio decisamente, solamente, assolutamente nostro e di nessun altro. Sessanta milioni di ulivi sono i primi abitanti della Puglia, che hanno visto la storia e che la contengono. Questo è ciò che abbiamo voluto raccontare ai bambini, li vogliamo emozionare con un'esperienza sensoriale articolata che permetta loro di riflettere su un ingrediente quotidiano e su una visuale solita, con occhi nuovi e soprattutto con emozione. Il paesaggio è un patrimonio collettivo, e nel caso dell'olivo anche comunitario. Con questo progetto - conclude De Blasi - vogliamo prima di tutto parlare ai più piccoli, ma anche raccontare al territorio che se non apprezziamo prima di tutto noi stessi questo patrimonio ambientale, creando una comunità sensibile e consapevole, non saremo mai in grado di valorizzarlo anche all'interno di un prodotto”. 
Nuova Vecchia

Modulo di contatto