Bari, mostra fotografica 'Territori'

di DONATO FORENZA - Presso il Centro Polifunzionale Studenti dell'Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” (Piazza Cesare Battisti, Bari) è stata programmata la mostra fotografica "Territori. Visioni e mutazioni del paesaggio salentino", dal 16 febbraio al 3 marzo 2017.

La mostra è organizzata da Pio Meledandri, ed evidenzia aspetti del Salento percepiti dall’autore, Pio Tarantini. La rassegna iconica, tra documentazione e memoria personale, presenta una peculiare selezione di immagini dedicate al paesaggio pugliese e in particolare al Salento; vengono evocati territori ove Tarantini ha trascorso e vissuto la sua giovinezza fino al 1973 per poi trasferirsi a Milano.

Le opere in mostra sono state selezionate  da un archivio rilevante di fotografie; la loro scelta  Ã¨ stata effettuata basandosi su poliedriche composizioni di paesaggi peculiari, dove la rappresentazione degli spazi evidenzia interessanti elementi compositivi e densi significati della visione quotidiana. La determinazione grafemica e cromatica della scansione fotografica dell’autore si esprime in dimensioni di valenze luminose variabili nell’ambito della reale documentazione ed emergono simbolici racconti temporali. Parte cospicua della mostra consta di immagini inedite recenti, mentre altre foto sono state presentate anche in importanti occasioni  (Museo Provinciale di Lecce, Castello di Monopoli, Antico Palmento di Brindisi).

L’antropologia del paesaggio connota approcci semiologici in rapida evoluzione. La mostra è strutturata con immagini ricche di analogie polivalenti con alcuni paesaggi mediterranei, e talvolta emerge una tessitura territoriale avanzata; emergono contesti socialmente caratterizzati da gap derivanti da difficoltà di sviluppo del meridione.

Peculiari risultano gli scorci di paesaggio con parametri architettonici delle valenze della tradizione paesaggistica salentina e pugliese tra cui luminarie barocche, pareti a calce in via di estinzione, matericità tissutali di manufatti litei e tufacei. Interessanti grafemi millenari si correlano a simboli e archetipi moderni in connubio con il dinamismo antropologico della presenza umana nell’ambiente.

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