TARANTO - "Senza un piano di riconversione industriale dell'area tarantina gli effetti delle bonifiche dureranno solo qualche anno ecco perché si rende necessario un vero e proprio cambio d'approccio culturale alla problematica".
È quanto hanno dichiarato i consiglieri del M5S Cristian Casili e Antonio Trevisi, nel corso della seduta della V Commissione Consiliare Ambiente in cui è stata ascoltata la dottoressa Valeria Corbelli, commissario alle bonifiche di Taranto.
"Non si può agire solo sull'emergenza, non è sufficiente parlare solo di bonifica - ha detto in commissione il vicepresidente Cristian Casili - occorre un approccio di tipo sistemico per tutelare l'area tarantina, che ha elementi paesaggistici unici al mondo come il complesso sistema delle gravine o le biocenosi del mar Piccolo, solo per fare alcuni esempi. La Puglia ha un piano paesaggistico straordinario che ha già individuato gli elementi da valorizzare e gli indirizzi ambientali, rurali, storici e culturali da mettere in connessione con la Città . Il commissario alle bonifiche ha condiviso questo approccio che ha bisogno di una reale presa di coscienza della politica regionale attraverso gli strumenti a propria disposizione.”
"Bisogna responsabilizzare tutti gli attori coinvolti - ha dichiarato Trevisi - non è pensabile che le industrie presenti nel tarantino abbiano solo i profitti, mentre i danni sociali vengono scaricati sul territorio. Bisogna obbligare le industrie che inquinano a ridurre le loro emissioni e a ripagare il costo delle bonifiche dovuto per i danni che causano all'ambiente”.
È quanto hanno dichiarato i consiglieri del M5S Cristian Casili e Antonio Trevisi, nel corso della seduta della V Commissione Consiliare Ambiente in cui è stata ascoltata la dottoressa Valeria Corbelli, commissario alle bonifiche di Taranto.
"Non si può agire solo sull'emergenza, non è sufficiente parlare solo di bonifica - ha detto in commissione il vicepresidente Cristian Casili - occorre un approccio di tipo sistemico per tutelare l'area tarantina, che ha elementi paesaggistici unici al mondo come il complesso sistema delle gravine o le biocenosi del mar Piccolo, solo per fare alcuni esempi. La Puglia ha un piano paesaggistico straordinario che ha già individuato gli elementi da valorizzare e gli indirizzi ambientali, rurali, storici e culturali da mettere in connessione con la Città . Il commissario alle bonifiche ha condiviso questo approccio che ha bisogno di una reale presa di coscienza della politica regionale attraverso gli strumenti a propria disposizione.”
"Bisogna responsabilizzare tutti gli attori coinvolti - ha dichiarato Trevisi - non è pensabile che le industrie presenti nel tarantino abbiano solo i profitti, mentre i danni sociali vengono scaricati sul territorio. Bisogna obbligare le industrie che inquinano a ridurre le loro emissioni e a ripagare il costo delle bonifiche dovuto per i danni che causano all'ambiente”.