Il Washington post: le 33 bugie di Trump

(ANSA)
WASHINGTON - Il tycoon e presidente Usa Donald Trump avrebbe collezionato 33 dichiarazioni "di dubbia natura, fuorvianti o false" nei primi 33 giorni in cui ha ricoperto la massima carica alla Casa Bianca: a denunciarlo il Washington Post, nel suo fact-checker, la "verifica dei fatti" lanciata durante la campagna elettorale. Il quotidiano ha promesso comunque costanti aggiornamenti nel corso dei primi cento giorni alla Casa Bianca del magnate che accusa i media di produrre fake-news contro di lui e che regolarmente mente, o quasi, rifila falsità o quasi via Twitter o nei suoi discorsi.

Secondo il Post, in effetti, Trump mentirebbe specialmente via Twitter, con il 34% di dichiarazioni a dir poco incerte, spesso false. A seguire, quindi, i suoi commenti in discorsi pubblici e i discorsi preparati, poi le interviste e le conferenze stampa.

"Gli argomenti più frequenti per queste affermazioni riguardano l'immigrazione, che è risultata oggetto (di false dichiarazioni di Trump) 24 volte", evidenzia il Post, "altri ricorrenti argomenti riguardano la sua biografia (17 affermazioni non esattamente vere) e i posti di lavoro, 17 volte. Pinocchio, e peraltro recidivo, continua l'articolo corredato di grafici: il presidente "spesso ripete le stesse affermazioni infondate anche se smentite nei fatti".
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