Bari, giardino e arte per Marilena Bonomo

di DONATO FORENZA - L'area verde destinata a giardino ubicata nella zona del Municipio, tra corso Cavour, lungomare Araldo Di Crollalanza e piazza IV Novembre, è stata intitolata alla famosa gallerista Marilena Bonomo di Bari. La manifestazione è stata ideata dal Soroptimist Club di Bari ed accolta dal Comune di Bari, con l’obiettivo di ricordare le donne che hanno avuto un ruolo di rilievo nella storia della città.

Il riconoscimento a Marilena Bonomo, notevole esponente della vita artistico- culturale costituisce, per l’amministrazione comunale una rilevante attestazione per il cospicuo impegno che la gallerista barese ha implementato nel sistema artistico e culturale di Bari e del Mezzogiorno nel contesto di crescita ed innovazione fornendo una nuova attenzione a Bari verso il bello e la cultura. Marilena Bonomo inizia la sua attività innovatrice di gallerista a Bari nel 1971 con la prima mostra caratterizzata da artisti italiani e stranieri portatori di nuovi stili di arte moderna riconosciuta nel panorama dell’arte internazionale, come Barry, Weiner, Bochner, Paolini, Boetti, Buren, Darboven, Fabro, ed altri noti interpreti delle avanguardie.

Ricordiamo che in virtù del suo rilevante curriculum, la Bonomo è stata, designata anche curatrice della prima edizione della Fiera internazionale di Arte contemporanea Expo Arte Bari, in sinergia di famose gallerie internazionali. Alla cerimonia ha partecipato un folto pubblico e, fra gli altri, il sindaco Antonio De Caro gli assessori alla Toponomastica, Angelo Tomasicchio, e alle Culture, Silvio Maselli. Notevole la partecipazione di varie associazioni; hanno aderito alla manifestazione, inoltre, Michela Labriola, Mariateresa Muciaccia e Mimma Pasculli del Soroptimist e Rossella Ressa del FAI.

"Sono importanti quei giorni in cui dedichiamo uno spazio pubblico, una piazza, una strada, a personalità del passato della nostra città - ha esclamato Decaro - Quando intitoliamo uno spazio pubblico a qualcuno, lo facciamo perché vogliamo lasciare anche alle nuove generazioni l'insegnamento di chi tanto ha dato alla nostra città".

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