Genitori tarantini, seconda lettera al presidente Mattarella

BARI - Riceviamo e pubblichiamo la seconda lettera dei 'Genitori tarantini' indirizzata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Onorevole Sergio Mattarella,
due settimane fa, come Genitori tarantini Le abbiamo inviato una lettera per chiederLe risposte ad alcuni quesiti da noi proposti.
Probabilmente, i componenti la segreteria del Presidente della Repubblica, stipendiati dai cittadini contribuenti, hanno ritenuto priva di valore la nostra richiesta. Abbiamo, quindi, pensato di inviarLe lettere con cadenza bisettimanale con lo scopo di illustrarLe la realtà tarantina (che Lei sicuramente conoscerà) e di porLe sempre nuove domande. Continueremo a farlo finché i suoi collaboratori, ormai esausti, non riterranno di doverLe far leggere una delle nostre lettere, o finché, alla fine del settennato, Lei non lascerà ad altri la Presidenza della Repubblica. Continueremo a porre delle domande al nostro Presidente e continueremo ad attendere quelle risposte che dovrebbero esserci dovute. Continueremo a pretendere dalle più alte Istituzioni dello Stato quel coraggio che è alla base della Giustizia. Questa è la nostra seconda lettera.
Questa volta, vogliamo parlarLe dei “Wind days”, un’allegra iniziativa presa dal Comune di Taranto su sollecitazione della locale ASL.
In previsione di giornate di vento proveniente da Nord/Nord-Ovest (tra Maestrale e Tramontana), un’ordinanza del Sindaco di Taranto richiama i cittadini dei quartieri più vicini alla zona industriale ad attenersi strettamente ad alcune norme comportamentali. Per quello che compete direttamente il Comune di Taranto, come potrà leggere dal comunicato dello stesso che Le alleghiamo, questo si adopera mettendo a disposizione autobus a basso impatto ambientale ed autorizzando la Polizia locale a deviare il traffico veicolare in entrata dal quartiere Tamburi e proveniente dal quartiere Paolo VI.
Nell’ordinanza sindacale potrà leggere anche le misure che, si consiglia, i cittadini dei quartieri interessati devono osservare. Eppure, sembra non interessare a nessuno il fatto che i bambini e gli adolescenti devono comunque andare a scuola, come se fosse possibile arrivare dentro gli Istituti scolastici utilizzando il teletrasporto.
Presidente Mattarella, come Lei ci insegna, il vento altro non è che una manifestazione atmosferica; a Taranto, però, lo stesso vento che spira in tutto il resto del mondo diventa un discrimine. Come in territori di guerra, durante queste giornate ventose vengono limitate le libertà personali dei cittadini, si impone una specie di coprifuoco pur di non disturbare la produzione venefica di acciaio, si limita la normale vita delle famiglie pur di non di non pretendere il rispetto della legge da chi dovrebbe rispettarla.
Presidente Mattarella, la Costituzione impone la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.
Tutelare l’ambiente significa prevenire eventuali danni e non inquinare per poi cercare di bonificare; tutelare la salute dei cittadini significa attuare tutti i dispositivi atti ad evitare problemi alla salute e non avvelenare le persone cercando solo in un secondo momento di curarle.
Tutto questo ci porta alla domanda che desideriamo rivolgerLe: è costituzionale permettere questo stato di cose?
Presidente Mattarella, il Suo più alto incarico è quello di fare rispettare la Costituzione italiana. Per quanto ci riguarda, non chiederne il rispetto equivale a tradirla!
Siamo in attesa di un Suo invito ad incontrarLa, anche solo per parlare dell’infinita bellezza e dell’immensa ricchezza di un territorio considerato ormai “possedimento dello Stato”.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto