LEGA PRO. Aggrediti i calciatori jonici, rinviata Taranto-Paganese

di FRANCESCO LOIACONO - Rinviata a data da destinarsi la partita del girone C di lega pro Taranto-Paganese che doveva giocarsi domenica alle 16,30. Questo in conseguenza di gravissimi fatti avvenuti al campo B dello stadio “Jacovone”. Durante l’allenamento i calciatori del Taranto, alcuni dirigenti e il tecnico Ciullo sono stati colpiti con schiaffi e pugni e minacciati con mazze e coltelli. I più bersagliati sono stati il portiere Maurantonio, il difensore Altobello e il terzino Stendardo. L’aggressione è avvenuta da parte di una trentina di persone incappucciate.

La decisione di non fare giocare questa gara è stata presa dal presidente della lega pro Gabriele Gravina d’accordo con l’AIC, associazione italiana calciatori. La presidentessa del Taranto Elisabetta Zelatore ha manifestato notevole solidarietà ai calciatori e tecnici colpiti e condannato questa violenza. Sono in corso indagini da parte della Digos e delle forze dell’ordine di Taranto per individuare i colpevoli. Il vice presidente dell’AIC Calcagno aveva prospettato un blocco dei campionati di calcio. Poi però dopo avere discusso col presidente Gravina ha deciso di non far disputare solo il match del Taranto. Questo rinvio è una risposta forte che segue ai 15 minuti di ritardo delle gare di domenica scorsa in lega pro a seguito di altri fatti di violenza accaduti le scorse settimane contro i calciatori di Matera, Catanzaro e Ancona.

Questo ennesimo grave episodio verificatosi in lega pro sarà oggetto di discussione del consiglio federale di lunedì 27 marzo. La situazione a Taranto è precipitata dopo la sconfitta per 3-1 a Messina, seconda consecutiva dopo quella per 2-0 in casa con l’Akragas che ha portato gli jonici in zona play out e le critiche dure della società ai calciatori per la deludente prestazione in Sicilia. Tutto questo però non giustifica il brutto episodio di violenza ai danni dei tesserati del Taranto.

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