OPINIONI. L'Europa dei 27 compatta e a velocità unica?

di NICOLA ZUCCARO - Superate le riserve della Grecia, che chiedeva un impegno a tutela dei diritti sociali, l'Europa dei 27, nata dalla sottoscrizione dell'accordo concomitante con il 60mo anniversario della firma dei Trattati di Roma del 1957, marcerà sincronicamente a velocità unica? Più che una domanda di circostanza, alla luce anche delle buone intenzioni espresse negli interventi che si sono avvicendati nella mattinata di sabato 25 marzo 2017 nello stesso luogo dove 60 anni fa vi erano solo i rappresentanti dei 6 Paesi fondatori la Comunità Europea, è una perplessità polacca.

La Polonia dopo aver assunto e poi superato l'atteggiamento 'problematico' ha ugualmente firmato, pur contestando quell'Unione Europea che marcia a più velocità. Il dubbio espresso dal Governo di Varsavia, unitamente a quel 'la porta è aperta per chi vorrà aggiungersi dopo' (così come recita la bozza) induce a riflettere se - come auspicato da Antonio Tajani - con quel 'soltanto insieme, dobbiamo e possiamo aumentare la nostra sovranità, l'Europa dei 27 sarà sincronica e compatta , specie quando l'interlocutore- sottolinea il Presidente del Parlamento europeo e romano doc- corrisponderà agli Stati Uniti d'America. Ragione per la quale, retorica a parte, ciascun Paese membro dei 27 dovrà fare la sua parte ogni giorno e non solo in occasione delle ricorrenze.

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