Taranto wind days, "Inutili limitazioni al traffico. Intervenire su emissioni area industriale"

TARANTO - Il sindaco di Taranto ha deciso di adottare limitazioni al traffico e utilizzare autobus a basso impatto ambientale il 9-10 e 11 marzo, segnalati da Arpa Puglia come wind days,  ovvero giornate in cui il vento soffia dal quadrante dell’area industriale disperdendo inquinanti nei quartieri Tamburi e Paolo VI.

Una decisione su cui interviene duramente il consigliere del M5S Marco Galante. “Il vero pericolo per la salute dei cittadini di Taranto sono proprio le emissioni provenienti dall’area industriale ed è su queste che si deve intervenire - incalza il consigliere tarantino - È assurdo che il sindaco, primo responsabile delle condizioni di salute dei cittadini, non adotti misure forti e concrete per tutelarla, così come è assurdo che la Regione, l’ARPA e la Cabina di Regia per la Qualità dell'Aria non intervengano sul suo operato indicando le azioni più opportune da mettere in campo”.

La stessa ARPA PUGLIA, interpellata da Peacelink sulla reale efficacia di questi provvedimenti, ha riconosciuto che le emissioni prodotte dal traffico non possono essere considerate la causa prevalente dell’alta concentrazione di PM2,5, PM10 e benzo(a)pirene durante i wind days. L’associazione Peacelink ha richiesto l’attivazione a Taranto di un osservatorio in real time della mortalità e dei ricoveri, per dimostrare una correlazione tra i “wind days” e l’aumento degli stessi. Richiesta condivisa da Galante che presenterà una mozione per  impegnare la Giunta ad istituire l’osservatorio.

“Una ricerca condotta dal Centro Salute e Ambiente di Taranto ha confermato l’aumento della mortalità per cause cardiovascolari, cardiache e respiratorie nel quartiere Tamburi nei giorni immediatamente successivi ai ‘Wind Days’. - continua  il pentastellato - Su tali esiti e sulle relative azioni da intraprendere avevo già richiesto tempo fa un’audizione presso le Commissioni congiunte Ambiente e Sanità, ancora oggi rimasta priva di riscontro. Un altro segnale dello scarso interesse della maggioranza nei confronti dei cittadini di Taranto. Ancora una volta mi  preme sollecitare il Dipartimento di prevenzione della ASL a chiarire una volta per tutte se le polveri di diametro superiore a  PM 10, che si depositano sui balconi e sui lastrici solari dei palazzi di Taranto siano pericolose per la salute  - conclude - Ritengo incomprensibile che un ente competente in materia di igiene pubblica e di tutela della salute permetta ai cittadini di toccare o raccogliere queste polveri senza fornire loro informazioni adeguate e complete sulla natura delle stesse né indicazioni sanitarie e precauzionali esplicite sulla loro manipolazione e sulle modalità del loro smaltimento”.

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