Il corteo storico di San Nicola è donna: con la danza aerea un dialogo 'tra cielo e terra', umano e infinito

di LUIGI LAGUARAGNELLA - C’è tutta la sensibilità femminile nel corteo storico di San Nicola del 7 maggio. Sensibilità femminile che è sinonimo di creatività, eleganza, arte mescolata ad arte, leggiadria. Soprattutto leggiadria. Quella di Elisa Barucchieri, regista dell’edizione 2017. La sua danza aerea, che nella passata edizione ha lasciato il pubblico meravigliato, verrà ripetuta, ma con tutti i contorni di novità e di spettacolo di questa direzione artistica.

Per la prima volta la direzione del corteo del Santo Patrono viene affidata ad una donna ed Elisa Barucchieri incarna, con la sua arte e la sua ispirazione creativa, quel senso di stupore che unisce tradizione ed innovazione artistica, leggenda e fede. Tutto intorno a San Nicola. Elisa con la sua Res Extensa e numerose altre associazioni, cittadini, sponsor, con la cura della Doc servizi e di Pooya comunicazione, ha creato un vero e proprio spettacolo organico, molto evocativo, dal forte valore attuale e simbolico.

Alla presentazione del Corteo, aperto con il rullo dei tamburi dei timpanisti Militia Sancti Nicolai,  ElisaBarucchieriha descritto come si svolgerà e l’interpretazione di questa edizione 930 della traslazione. “Tra cielo e terra” è il titolo iniziale di questo corteo storico. Un continuo rimando a salire verso l’altro, ad invocare l’infinito del cielo per trasportarlo sulla terra. Proprio la danza aerea a sui si potrà assistere lungo l’itinerario del corteo farà da contraltare ai 500 tra danzatori, attori, figuranti.

Si partirà alle 20.30 dal castello Normanno-Svevo con il suono dei timpanisti, dopo lo sbarco dell’icona al Molo San Nicola. Ci saranno installazioni con le animazioni realizzate con la sabbia, la musica medievale, il body painting e la voce narrante di Stefano Mainetti e di Elena Sofia Ricci. Inoltre verrà coinvolto attivamente anche il pubblico che si assieperà lungo le strade. Culmine dello spettacolo di danza aerea sarà davanti al teatro Piccinni, mentre un altro spettacolo concluderà il corteo, con la consegna dell’icona all’esterno della basilica di San Nicola. Il corteo storico non si limiterà, quindi, alla tradizionale sfilata di cavalli, timpanisti, personaggi in costume, la “caravella”. Ma gli “angeli danzanti” della danza aerea renderanno tutti questi elementi “terreni”, un modo per avvicinarsi al “trascendente”. Sarà uno spettacolo all’aria aperta che avvicina l’ultraumano e l’extraumano . Un continuo e costante dialogo.

Il dialogo tra il presente e il passato di cui San Nicola continua ad essere il ponte, la figura che deve interrogare e sollecitare a tener vivo nei fedeli, ma in tutti i cittadini con qualunque sensibilità e formazione il valore del “dono”. San Nicola è il santo del dono, come ricordano alcuni dei suoi miracoli e storie a lui legate e che la danza aerea renderà icone dinamiche. Elisa Barucchieri ha spiegato  interpretando nell’attualità il significato delle scene: ed è così che si fa riferimento alla manna rievocandola per le donne  che lottano contro il tumore; la scena dei bambini indifesi, dove saranno coinvolti i ragazzi della scuola Verga e alcuni bambini Rom, che ricorda inesorabilmente i minori abusati recentemente nei pressi dello stadio San Nicola; ancora la colonna delle cripta legata ad un miracolo di San Nicola che è un incitamento, in un mondo di muri, a costruire archi, ponti, a ricostruire e non distruggere come, purtroppo, terremoti o venti di guerra stanno facendo. Sono alcuni dei 6 quadri che, in fondo, inducono chi li guarda a sentirsi un po’ più responsabili, ad essere attenti proprio come San Nicola verso il prossimo. A vedere il miracolo non come qualcosa che arrivi dall’alto, ma come impegno quotidiano. Insomma, grazie alle diverse forme artistiche, si vuol mettere in risalto la potenza del messaggio contemporaneo di San Nicola.

Elisa Barucchieri è riuscita a coinvolgere tantissime realtà del territorio e molti cittadini. Oltre al 7 maggio, infatti, già dal 6 maggio, soprattutto in quattro piazze (Odegitria, Albicocca, Fortino e Sant’Annunziata) le associazioni svolgeranno laboratori, racconti e attività per rivivere il percorso dello sbarco e della consegna delle ossa del santo da parte dei 62 marinai. Già da questo giorno Bari vecchia sarà in festa con un corteo che dal Molo San Nicola terminerà alla Chiesa di San Michele, la prima “casa” che  ha accolto San Nicola a Bari.

Questo corteo storico di San Nicola lascia intravedere un senso di forte curiosità, uno spirito di novità. Come ha ricordato il sindaco Decaro: oltre alla prima regia al femminile, il primo cittadino ha  voluto ricordare che per la prima volta a metà maggio, una reliquia di San Nicola partirà da Bari verso la Russia accolta dal patriarca della Chiesa ortodossa. 

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