Francia al voto, Emmanuel Macron e Marine Le Pen al ballottaggio VIDEO

Emmanuel Macron scavalca Marine Le Pen anche nei voti reali quando lo spoglio delle schede è arrivato al 76%. Il ministero dell'Interno francese comunica che il candidato indipendente è al 23,11%, la leader del Fn al 23,07. A seguire Francois Fillon al 19,71%, poi Jean-Luc Melenchon al 18,85. Record assoluto di voti per il Front National di Marine Le Pen: secondo le stime riportate da France 24, sono oltre 6,9 milioni, una quota mai raggiunta dal partito di estrema destra.

Macron è in testa al primo turno delle elezioni presidenziali con il 23,7%. Segue Marine Le Pen con il 22%. Sono le prime proiezioni dell'istituto francese Elabe per Bfm-Tv. Dietro Macron e Le Pen, eliminati dal ballottaggio Jean-Luc Melenchon e Francois Fillon, entrambi al 19,5%, secondo le prime stime di Elabe per Bfm-Tv.

"Si volta oggi chiaramente pagina nella vita politica francese": è la prima dichiarazione di Emmanuel Macron. "Il Paese - dice il leader di En Marche nel suo primo discorso - sta attraverso un periodo inedito nella sua storia, con la crisi, il terrorismo e ha risposto nel modo migliore. Io - assicura Macron - voglio andare oltre i risultati di stasera e unire tutti i francesi. Porterò avanti l'esigenza di ottimismo e la speranza che noi vogliamo per il nostro Paese e per l'Europa. Spero tra 15 giorni di diventare presidente del popolo francese, dei patrioti, per farla finita con tutti i nazionalismi".

"Oggi il popolo francese si è espresso. Nel momento in cui il nostro paese attraversa un periodo inedito della nostra storia, colpita dal terrorismo e dalle sofferenze economiche ha risposto nel più bello dei modi, andando a votare massicciamente e ha deciso di mettermi in testa al primo turno". Emmanuel Macron ha ringraziato Francois Fillon e Benoit Hamon per aver dato ai loro sostenitori l'indicazione di votare per lui al ballottaggio del 7 maggio.

Francois Fillon riconosce la sconfitta e invita gli elettori a votare per Emmanuel Macron contro Marine Le Pen. "L'estremismo porta solo disgrazie e divisioni", ha detto. "Non sono riuscito a convincervi - ha detto Fillon davanti ai suoi - al momento giusto la verità su queste elezioni sarà scritta. E' una mia sconfitta, io solo ne debbo portare il peso. Alle legislative potranno far sentire la voce del centro e della destra, per questo vi chiedo di restare uniti e determinati". "In attesa - ha continuato - dobbiamo scegliere chi è preferibile, l'astensione non fa parte dei miei geni, soprattutto quando c'è un partito estremista, conosciuto per la sua violenza e l'intolleranza. Il suo programma porterebbe il paese al fallimento, aggiungerebbe caos europeo. Non c'è altra scelta che votare per Emmanuel Macron".

Si segnala un lieve calo dell'affluenza alle 17 nelle presidenziali francesi: è stata del 69,42%, in lieve calo (un punto) rispetto al primo turno del 2012, quando fu del 70,59%.

Si sono aperte alle 8.00 le urne per il primo turno delle elezioni presidenziali in Francia. I seggi chiuderanno alle 19 in tutto il Paese, tranne nelle principali città dove chiuderanno alle 20, orario in cui saranno diffusi i primi exit poll. Le elezioni, per la prima volta nella storia della Quinta Repubblica, si svolgono in regime di stato d’emergenza, con un clima di alta tensione che l’attentato di giovedì sera sugli Champs-Elysées ha ulteriormente acuito.
I francesi sono chiamati a scegliere tra 11 candidati, ma la corsa all’Eliseo si restringe a 4 front-runner che, secondo gli ultimi sondaggi, si ritrovano raccolti in 3-4 punti percentuali: la leader dell’estrema destra e presidente del Front National, Marine Le Pen; il centrista europeista e fondatore del movimento En Marche! Emmanuel Macron; il vincitore delle primarie dei Républicains, il conservatore gollista Francois Fillon; l’esponente della sinistra radicale, leader del movimento La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon. A guidare il plotone degli altri 7 inseguitori il socialista Benoit Hamon, che sconta l’insuccesso e l’impopolarità del presidente uscente, Francois Hollande.

Ad incombere sul voto la minaccia del terrorismo: l’attacco dell’altro ieri sera nel cuore di Parigi, con la morte di un agente di polizia e il ferimento di altri due, ha fatto riemergere la tensione e la paura che accompagnano i francesi ormai dal gennaio 2015, con l’attacco terroristico a Charlie Hebdo. L’attacco rischia di pesare sulla mobilitazione e sulle scelte dei francesi, ormai da tempo polarizzate da due grandi questioni, la sicurezza e la disoccupazione. Circa un quarto degli elettori confessa di essere ancora indeciso e l’astensionismo si annuncia elevato. Più di 50.000 tra poliziotti e gendarmi, appoggiati da 7.000 militari dell’Operazione Sentinelle, saranno mobilitati per assicurare la sicurezza delle operazioni di voto nei 67.000 seggi elettorali, che si svolgeranno in due turni, il 23 aprile e il 7 maggio. 

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