La Regione al Vinitaly: numeri da record e 'made in Puglia' di qualità

VERONA - "La presenza della Puglia al Vinitaly è stata caratterizzata da numeri di rilievo, con produzione e valore dell'export in aumento. Siamo riusciti a realizzare una cosa che non è semplice: trasformare la quantità in qualità, pensando con anticipo alle leggi in materia di tracciabilità, che richiederanno un'indicazione più chiara dei luoghi di coltivazione e produzione”. È il bilancio dell'assessore regionale all'Agricoltura, Leonardo di Gioia, al termine dell'edizione 2017 del Salone internazionale dei vini e distillati di Verona.

“La sostanza di questa partecipazione al Vinitaly – dice di Gioia - è stata percepita da tutti, anche se c'è chi si è limitato alla forma di qualche fotografia, onestamente non molto azzeccata. Che non può essere, però, la sintesi di tutto il  nostro impegno”.

"Continueremo a lavorare per un Psr consapevole – aggiunge – e un'agricoltura in crescita nel suo complesso: sappiamo che il nostro vino è il testimonial delle migliori prassi regionali e per questo siamo fiduciosi per le attività future”.

Nel corso degli appuntamenti istituzionali del Vinitaly, la Regione Puglia ha aderito alla Piattaforma multiregionale per l'accesso al credito da parte delle imprese agricole e la Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni, composta dagli assessori di tutta Italia e coordinata da Leonardo di Gioia, ha deciso di destinare 300 milioni di euro agli agricoltori e agli allevatori delle regioni colpite dal sisma del 2016.

Tra gli eventi del salone, il premio giornalistico Puglia press Tour Negroamaro 2016, assegnato a Bruno Gambacorta (Tg2 Eat Parade) e Laura Di Cosimo (magazine Spirito diVino) e le masterclass sui vini rosati con 50 buyer provenienti da tutto il mondo, promosse da Puglia in Rosé e condotte da Jeff Porter, il general manager dei ristoranti di Bastianich&Batali. Per festeggiare il passaggio in Puglia del centesimo Giro d'Italia, la Regione organizzerà una serie di iniziative in "maglia rosa": l'evento è stato presentato da Pier Bergonzi, vicedirettore della Gazzetta dello sport: per ogni tappa una pagina del giornale sarà dedicata alle eccellenze enogastronomiche. L'agenzia Kibrit&Calce, infine, ha presentato il progetto Puglia Wine World, un fomat per promuovere il vino pugliese sul mercato internazionale.

Nelle quattro giornate del Vinitaly, nel padiglione gestito da Regione e Unioncamere Puglia, sono  stati oltre 600 i piatti caldi serviti nello spazio Slow food, con degustazioni di orecchiette e cime di rape e orecchiette di grano arso con pomodorini. Altrettanti i piatti freddi con friselline, taralli e formaggi tipici pugliesi. Nell'area enoteca e nei laboratori promossi da DeGusto Salento, Le Donne del vino, Movimento turismo del vino, ProPapilla, Puglia Expò, Puglia in Rosé e Vinoway, oltre venti sommelier iscritti all'Ais e alla Fis, hanno stappato 1500 bottiglie, con 10mila degustazioni di vino. I più richiesti sono stati "bollicine", Primitivo, Negroamaro e Nero di Troia. Tra i Paesi di provenienza dei visitatori degli stand, Usa, Germania, Est Europa e Inghilterra.

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