CHIESA. Don Angelo, da parroco a Vicario del Papa

di FRANCESCO GRECO - CASARANO (LE) – Uno step di prestigio, ma anche di grande responsabilità, non inatteso per chi frequenta gli ambienti d’oltretevere e ne coglie tutti i rumors. Da parroco di provincia a Vicario generale di Papa Francesco. E’ la parabola di Angelo De Donatis, 63enne, da Casarano, nel Leccese, dov’è nato il 4 gennaio 1954. Studi al Pontificio Seminario Romano Maggiore, licenza di Teologia Morale alla Gregoriana. Ordinato sacerdote nel 1980 per la Diocesi Gallipoli-Nardò, dall’83 vive a Roma e dal 1990 al 2003 ha ricoperto la carica di direttore spirituale del Seminario Romano.
 
La Chiesa dunque disegna nuovi equilibri interni alle sue gerarchie (il vertice della CEI è stato appena rinnovato, a sostituire Monsignor Angelo Bagnasco è stato chiamato il Cardinale Gualtiero Bassetti, e ora si attende di conoscere il nuovo arcivescovo di Milano).
 
E al cardinale 77enne Agostino Vallini (dopo una proroga di due anni) succede un pugliese, un salentino, il vescovo ausiliare De Donatis, che era già a Roma come parroco di “San Marco Evangelista in Campidoglio”, nel cuore della Città Eterna. E, stando ai dettami della “Ecclesia in Urbe” di Giovanni Paolo II, sarà presto cardinale.

Un’investitura democratica, condivisa: a don Angelo si è giunti dopo oltre 400 segnalazioni giunte dalle parrocchie romane, che si sono espresse sul merito di un identikit e dei candidati a un ruolo così delicato.
 
Francesco se n’è ricordato anche perché tre anni fa, sotto la Quaresima, lo aveva mandato a fare gli esercizi spirituali dedicati alla Curia Romana nella vicina Ariccia. Nel 2015 lo aveva poi nominato vescovo ausiliare di Roma.
 
Un momento particolarmente fecondo per il clero pugliese, una grande visibilità. Prosegue infatti l’iter di canonizzazione di Monsignor Tonino Bello vescovo di Molfetta e presidente di Pax Christi, e non si è spenta l’eco del lavoro compiuto dal Cardinale Salvatore De Giorgi a Palermo (oggi ritiratosi nella sua Lecce), come delle grandi doti diplomatiche di Monsignor Fernando Filoni (tarantino trapiantato a Galatone), Nunzio Apostolico in Iraq al tempo della Guerra del Golfo ("Desert Storm") e successivamente alle Filippine: oggi è Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
 
Vanno avanti intanto le cause di beatificazione della serva di Dio, la mistica Mirella Solidoro (Taurisano) e di Suor Elisa Martinez (Galatina), fondatrice, nel 1938 a Miggiano (Le), delle Figlie di Santa Maria di Leuca oggi presenti e attive in tutto il mondo (dal Canada al Portogallo, USA, Svizzera, Francia, Filippine, India, Spagna).

Senza scordare sia il Nunzio Apostolico in Egitto, Monsignor Bruno Musarò, originario di Andrano (Lecce) che per 4 anni, nominato da Benedetto XVI, lo fu a Cuba, come Monsignor Gerardo Antonazzo, vescovo della diocesi Sora-Aquino-Pontecorvo (nato a Supersano), che don Antonio Coluccia (di Specchia Preti), il parroco-operaio antimafia che alla Magliana ha aperto ai bisogni dei più poveri un immobile appartenuto alla criminalità romana.
 
E ora giunge un altro riconoscimento: un ruolo di primissimo piano per don Angelo De Donatis, che nella sua città, Casarano, ex polo industriale del calzaturiero, descrivono come un parroco “uomo di preghiera”, di “intensa spiritualità”, sempre attento al sociale, agli “ultimi” e che ha sempre fatto dell’ascolto e del dialogo le direttrici principali della sua mission.
 
Al mercato comunale il sentimento prevalente è lo stupore: “Non ce lo aspettavamo – dicono in coro alcune signore intente a fare la spesa – siamo contentissime per lui, don Angelo era un ragazzo modesto, già da bambino voleva farsi prete, amava le processioni e il rosario…”.
 
Il prossimo cardinale ha origini umili, è figlio di emigranti, guarda caso come Bergoglio: la madre si chiama Giuseppina, il padre Lucio (defunto) e lavorarono per lunghi anni in Svizzera. Ha una sorella, Maria. Don Angelo è ricordato come un ragazzo prodigio, buono, intelligente, vocazione precoce. “Ora aspettiamo di vederlo più spesso fra di noi…”, sorridono le sue paesane.
Non sarà facile…      

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