Danni alle ciliegie, "Serve lo stato di calamità naturale"

BARI - Con una nota il consigliere della Regione Puglia (Gruppo Ap) e componente della IV Commissione (Agricoltura), Gianni Stea, sottolinea la necessità di dichiarare celermente lo stato di calamità naturale dopo i gravi danni causati alle ciliegie dalla maturazione precoce a causa del clima impazzito e le raffiche di vento che hanno fatto cadere dal 20% al 30% di prodotto, oltre ad arrecare danni irreparabili agli alberi.

 “Diamo risposte serie e immediate agli imprenditori, in particolare del comparto cerasicolo - una delle principali voci di esportazione della Puglia e di eccellenza della nostra agricoltura – le cui produzioni sono state messe in ginocchio dall’eccezionale ondata di maltempo nei giorni scorsi, zone in cui insistono colture di gran pregio, piegando la raccolta della varietà ‘bigarreaux’ e spaccando o facendo cadere il frutto dai rami, rendendolo di fatto inutilizzabile”, sottolinea Stea che chiede alla Giunta regionale di incontrare i sindaci per le stime dei danni e deliberare lo stato di calamità naturale per i territori colpiti. E proprio in questi momenti di emergenza è fondamentale riconoscere agli imprenditori agricoli un ruolo incisivo nella gestione del territorio, dell’ambiente e delle aree rurali, affinché tali estremi fenomeni meteorologici non producano effetti ancor più drammatici a carico della collettività, dopo i danni, incalcolabili, causati dall’assurda legge contro il caporalato”, conclude il consigliere di Alternativa popolare.

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