Emiliano, "Migliaia di pellegrini russi in Puglia per celebrare un evento atteso da secoli"

BARI - “La reliquia di San Nicola è stata inserita nella teca ed è pronta per partire per Mosca. Noi viaggeremo con un volo di Stato russo assieme alla reliquia. È un’emozione molto forte vedere migliaia di pellegrini russi in Puglia, a Bari, per salutare questa partenza. Questo è il frutto di un lavoro lunghissimo, partito con la restituzione della Chiesa Russa di Bari al Patriarcato di Mosca, che Papa Francesco ha completato attraverso l’autorizzazione all’invio della reliquia”.

Sono le parole del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dalla Basilica di San Nicola di Bari, nel giorno della partenza della missione per il trasferimento di una reliquia di San Nicola da Bari a Mosca. Un evento storico atteso da centinaia di anni dai fedeli russi: per la prima volta nella storia della Basilica, dopo 930 anni, una reliquia lascerà la città di Bari per essere trasferita temporaneamente in Russia (Mosca e San Pietroburgo) fino al 28 luglio prossimo, data del suo rientro nel capoluogo pugliese.

“Sua Santità Francesco ha voluto fortemente questo gesto di amicizia e amore verso il Patriarcato di Mosca - spiega Emiliano - utile evidentemente nel processo faticoso che sia Papa Francesco che il Patriarca Kirill stanno facendo per la riunificazione della chiesa ortodossa con quella cattolica, per rimediare allo scisma d’Oriente. È un processo che evidentemente aveva bisogno della presenza di San Nicola e di un gesto che partisse da Bari, perché Bari viene considerata la città nella quale il dialogo ecumenico e interreligioso è possibile. Questo processo politico, teologico e di fede adesso ha bisogno della spinta del popolo russo e ha bisogno di una carica emotiva e passionale, perché alle volte il dibattito ha bisogno dell’energia del popolo. E San Nicola è il santo del popolo”.

La giornata si è aperta con la celebrazione nella Cripta della Basilica presieduta da S. Em.za il Metropolita Hilarion Alfeev, Presidente del Dipartimento delle relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, e con la consegna della reliquia di San Nicola da parte del Priore della Basilica, padre Ciro Capotosto e la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra Mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo di Bari-Bitonto e Delegato Pontificio per la Basilica di San Nicola, e il Metropolita Hilarion.
Successivamente il reliquiario, realizzato dalla Federazione Russa, è stato trasferito in aeroporto a bordo della “San Nicola mobile”, scortata dalle forze dell’ordine. La partenza per Mosca è programmata con un volo diretto da Bari alle ore 11.30.

“È un gesto di amicizia meraviglioso – prosegue Emiliano - questa è una richiesta antichissima e il fatto che finalmente la chiesa cattolica e quella ortodossa si siano messe d’accordo sulla sosta della reliquia di San Nicola in Russia è un segno di speranza. Il mondo è pieno di guerre, conflitti, di gente che non si accorda su nulla neanche per cose più semplici. Questo era un passaggio importante e non scontato, dopo uno scisma e una divisione all’interno della stessa religione, con due capitali diverse, Costantinopoli e Roma e una infinità di fatti storici che si sono sovrapposti e che hanno creato momenti di grande ostilità. Questo gesto parte dalla Puglia, da Bari, perché l’aereo da qui andrà direttamente a Mosca, con un corteo che lo segue molto selezionato. È uno di quei momenti memorabili, proprio come quando restituimmo la Chiesa Russa di Bari al Patriarcato di Mosca”.

L’emozione è tangibile in una piazza della Basilica gremita di pellegrini, come racconta lo stesso presidente Emiliano: “Oggi la Basilica è piena di pellegrini e di turisti, in gran parte provenienti dall’estero e moltissimi di loro sono russi. Ecco, questo grande flusso turistico che si incrementa ogni anno è partito proprio dalla restituzione della Chiesa Russa, una chiesa costruita dallo Zar. Per gli ortodossi, dopo Gerusalemme, Bari è la seconda meta più importante di pellegrinaggio. Dopo la rivoluzione d’ottobre, con una abilità tutta barese la chiesa divenne di proprietà del Comune, e solo nel 2009 è stata restituita in proprietà e oggi è diventata il centro organizzativo dei pellegrinaggi degli ortodossi a Bari. Un gesto che ha restituito alla nostra città e alla nostra regione anche tanto fatturato turistico che ovviamente non fa male”.

“Siamo consapevoli - è la riflessione di Emiliano prima partire - di essere piccoli dentro un processo storico che dura da centinaia di anni e che io mi auguro porti alla riconciliazione dei cristiani. Dovete solo immaginare cosa potrebbe essere una festa qui a Bari, a Roma e Mosca in cui gli ortodossi e i cattolici si riconciliano e ridiventano un’unica Chiesa, sarebbe un avvenimento meraviglioso, il contrario dello scisma d’Oriente, la grande divisione tra fratelli e sorelle che credono nello stesso Dio e che venivano dalla stessa storia”.

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