G7 Finanze: il saluto di Decaro al Petruzzelli


di Redazione - Questo pomeriggio, nel Teatro Petruzzelli, nel corso della cerimonia di benvenuto, il sindaco Antonio Decaro ha portato il saluto della città di Bari ai capi delegazione impegnati nel G7 Finanze.

Di seguito il discorso del sindaco di Bari:
“Buonasera a tutti, signore e signori. Benvenuti a Bari, la città delle opportunità, dove nessuno è straniero. Benvenuti nella città di San Nicola, il santo che unisce Oriente a Occidente, simbolo di pace, tolleranza e accoglienza. Siamo orgogliosi di ospitare nel nostro Castello Normanno Svevo i vostri lavori che affronteranno i temi prioritari dell’agenda politica internazionale, a cominciare dalla lotta alle disuguaglianze e alle povertà. Un impegno che deve vedere i Paesi più sviluppati della Terra perseguire una politica inclusiva, capace di sostenere la crescita e garantire condizioni di equità e di giustizia economica e sociale per tutti.

Bari è lieta di accogliere le delegazioni del G7 mostrando il volto autentico di una grande città del Sud che si proietta nel futuro, orgogliosa delle proprie radici e della propria storia. Bari, però, è solo l’epicentro di una terra meravigliosa, costellata di luoghi incantevoli, luoghi e pietre che recano le tracce della grande storia, quella dei popoli e delle civiltà che l’hanno attraversata, e della storia minuta, quella dell’operosità delle donne e degli uomini che ne hanno animato l’identità e la cultura popolare.

Vi auguro di poter attraversare la strada e visitare la nostra città vecchia. Un quartiere popolare dove vive tanta gente meravigliosa. Persone che ogni giorno devono fare i conti con le disuguaglianze, con la povertà. Il mio augurio è che, insieme a voi, anche le vostre politiche, anche le vostre decisioni attraversino quella strada. Cioè che passino dai tavoli degli incontri, alle case delle persone con l’augurio che cambino in meglio le loro vite. Che rendano quel quartiere, questa città, tutto il mondo, un posto più giusto dove vivere. Benvenuti a Bari!”.

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