Nardò, davanti a 2000 spettatori in delirio di scena il raduno della nostalgia: Vucinic e Chevanton protagonisti

di ALESSANDRO NARDELLI - Metti un pomeriggio di un sabato quasi estivo, in quel di Nardò. Metti migliaia di persone in giro per la città, ognuna con una maglia diversa, ma tutte unite da un filo comune, quel trait d'union che riporta in un attimo ai ricordi la memoria di un'infanzia, la nostalgia. Ecco così il terzo raduno di Operazione Nostalgia, organizzato dal trio Andrea Bini, Luca Valentino e Max Tonetto, storico terzino sinistro di Lecce e Roma, gestori della ormai famosissima pagina Facebook, Serie A - Operazione Nostalgia. Loro, partendo da quello spirito nostalgico che attraversa l'intera Nazione, una volta all'anno, danno vita a un raduno che si tiene ogni volta in una parte diversa d'Italia. A collaborare con loro da qualche tempo, anche lo storico giornalista ex di 90° Minuto, Carlo Nesti.

Sabato scorso a Nardò, sono stati circa duemila i tifosi che allo stadio "Giovanni Paolo II", hanno dato vita a un grandissimo spettacolo, con striscioni, cori e fumogeni, per accogliere al meglio delle indimenticabili vecchie glorie che in un modo o nell'altro, hanno lasciato il loro segno nel nostro campionato. Dagli storici calciatori del Lecce Vucinic, ancora in attività e vero mattatore della gara, con due gol, Chevanton, anche lui protagonista con una doppietta e Giacomazzi, già capitano dei giallorossi, a Simone Perrotta, ex Campione del Mondo, come Aldair, vincitore del Mondiale nel 1994 proprio contro l'Italia. Quindi, tanta tecnica, esperienza e soprattutto tanta nostalgia in campo, per questo evento con scopi benefici, con l'incasso che è stato devoluto in beneficenza alle associazioni Fondazione Ant Puglia, AIPD Lecce, Non voglio mica la Luna e Avocad Nardò.

Il match della nostalgia è terminato 3-3 con doppietta di Vucinic e autogol di Aldair per la "Dynamo Nostalgia" e due reti di Chevanton e gol di Delvecchio per il "Real ma che ne sanno". Da segnalare due rigori parati da Vincenzo Sicignano. La squadra di casa, allenata da Rodolfo Giorgetti (ex calciatore del Bari), è scesa in campo con il 4-4-2 con Sicignano in porta, Cassetti, Siviglia, Legrottaglie e Colonnello in difesa, Petrachi, Conticchio, Giacomazzi e Orlandini come centrocampisti, e la coppia d'attacco Vucinic - Schwoch (costretto subito ad abbandonare per problemi al ginocchio). Il "Real ma che ne sanno", invece, allenato da Cavasin, si è schierato con il 4-3-1-2, con Rossi a difesa della porta, Cirillo, Paganin, Aldair e Tonetto dietro, Moriero, Perrotta, Lima in mediana, Zauli sulla trequarti, e Chevanton - Delvecchio in attacco.

A fine gara premiata la maglietta più nostalgica, quella di brasiliano Beto, ex Napoli, mentre il premio della critica è stato assegnato alla maglietta di Atel'kin, calciatore ucraino transitato nel Lecce durante la stagione 1997-98, senza lasciare grosse tracce.

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